Storia di Roma di Ettore Pais
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CAP. III. - I SETTE IiE DI ROMA.
trono a somiglianza di quanto aveva già tatto Tarquinio, anch'egli intruso, forestiero, e non cittadino romano dalla nascita, Servio si guadagnò i plebei con elargizioni di denaro, pagando debiti ai poveri, assegnando ad essi le terre pubbliche, che erano abusivamente possedute da altri, regolando le leggi sui contratti. (') Quindi avrebbeLivio, I, 39, ove dopo aver narrato del miracolo della fiamma che circondò il capo del fanciullo che dormiva, non vuol credere che fosse figlio di una ancella e dichiara di prestare maggior fede alla versione che lo faceva figlio della vedova del principe di Cornicolo, fatta prigioniera e tenuta nella reggia del Prisco. Anche Dionisio, IV, 1 sq. conosce le due versioni, quella di Ocrisia domestica di Tarquinio (la quale vede sorgere il fallo di Vulcano o del Lare domestico, da cui vien fatta madre) e quella della sposa di Tullio principe di Cornicolo. Egli, come Livio, dice esser più degna di fede questa seconda versione, che dà anzi per prima, ma dichiara però, IV, 2, che sv s7i'.y%o>pioig àvaypacpatg era raccontata la versione che egli ripudia. E la ripudia certo per le medesime ragioni per cui la rifiuta Livio, f.c., il quale, considerando che Servio fu principe di vera indole regia e che meritò di sposare la figlia del re, trova che non poteva essere nato da una serva. Pensieri ed opinioni che rispecchiano età ben lontane da quelle in cui sorse la leggenda.
Plutarco, de fori. Rom. 10, dopo aver riferito la versione che Servio ri-connetteva con il Lare o con Vulcano o con le festa delle Compitalia (sul che v. ad es. Plin. MI. XXXVI, 204 cfr. II, 241 e quanto si dice nel volume di complemento al presente) dichiara che secondo Valerio Anziate il miracolo della fiamma sarebbe stato osservato dopo la morte di Gegania, la moglie di Servio. Difficilmente Valerio Anziate porge una sua finzione. E più probabile che riferisca una versione ammessa dai Geganl, clic si vantavano pure di aver dato al tempo di Numa. Plut. JS'wn. 10, una delle prime vestali e che di Gegania facevano una delle mogli di Tarquinio, v. Dion. Hal. IV, 7.
Plutarco, Rom. 2 del resto, riferendosi ad un certo Promazione (scrittore a noi ignoto) a proposito di Tarchezio (= Tarquinio) re di Alba, racconta una storia della nascita del fondatore di Roma, che è identica a quella di Servio. In breve, in origine si dovette raccontare che Servio nacque dal concubito dell'iti-fallo comparso nel focolare domestico; quindi si narrò della fiamma divina apparsa sul suo capo. Nei primi tempi il re rappresentante dell'elemento servile si fece figlio di una schiava, quindi lo si fece nascere dal re di Cornicolo e dalla principessa Ocrisia. Che Ocrisia fosse fatta schiava nella " Vericulana civitas, r dice il solo Servio, ad Aen. 11, 683. Su ciò v. anche quanto dico nel mio scritto: Eryx = Verruca. All' 41 ignobile regnimi „ di Servio accenna anche Orazio, sat. I, 6, 9.
(') Le disposizioni popolari di Servio sono al solito narrate più estesamente da Dionisio. IV, 8, che da Livio, I, 42, e da Cicerone, d. r. />. II, 21, 38. Il Curon. a. 354 (Sukt. rei. Reift'. p. 320) dice: " Ine votum fecit ut quotquot aitnos regnasset tot ostia ad frumentuin publicum constitueret r.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (277/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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