Storia di Roma di Ettore Pais

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      LE IMPRESE MILITARI DI TARQUINIO IL SUPERBO.
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      tato fra Roma e Gabi, era inciso sulla pelle di un bue, che dal tempo di Tarquinio li si conservava nel tempio di Giove Fidio sul Quirinale. (!)
      Non meno fortunate sarebbero state le imprese contro i Sabini ed i Volsci. Nel territorio volsco avrebbe fondato le colonie di Signa e di Circei, e la ricca e potente città di Suessa Pomezia sarebbe caduta in suo potere. Che anzi con le decime delle prede fatte nella presa di quest'ultima città avrebbe meditato fondare il tempio di Giove Capitolino sul monte Tarpeio, da lui incominciato ma non condotto a line. (s) In occasione di tale fondazione gli antichi narravano la nota leggenda del capo del volcentano Olo, trovato nello scavare le fondamenta, e della vecchia che avrebbe offerto in vendita i libri sibillini. Questa bruciatine successivamente tre e poi altri tre, avrebbe obbligato Tarquinio a comprare i restanti per lo stesso prezzo che aveva richiesto per tutti nove.
      Tutto volgeva prosperamente al re; la sua potenza era riconosciuta da tutto il Lazio, dai dodici stati etruschi, dai Sabini, dai Volsci. Nondimeno, quando meno l'attendeva, la rovina sua e dei suoi era vicina. Funesti presagi, o il desiderio di gratificarsi l'Apollo delfico con doni tolti dalle prede di guerra l'avrebbedunque non v'è omissione; egli segue, per quello che appare una fonte diversa, nella quale i Volsci e gli Ernici non figurano ancora fra i popoli assoggettati al Superbo.
      (') Ardea, Ocriculum, Suessa Pomezia e Gabi sono ricordate quali conquiste di Tarquinio da Floro, II, 4, 12; (cfr. Oros. I, 7, 5). Sullo scudo di cuoio che conteneva il " foedus Gabinum „ oltre al passo capitale di Dionisio, IV, 58, v. Paul. ep. Fest. p. 56 M s. v. clypeum; cfr. Horat. ep. II, 1, 25.
      (?) Fabio Pittore discorreva tanto della presa di Suessa Pomezia e della somma spesa per i fondamenti del Campidoglio (40 talenti), Liv. I, 55, quanto della testa di Olo Vulcentano ivi trovata, apd Arnob. VI, 7. Catone il vecchio, apd Fest. s. v. nequitum p. 162 M, parlava del Campidoglio e della esaugurazione delle divinità, ad eccezione del tempio del dio Termine. Ma se ciò facesse a proposito di Tarquinio Prisco e del Superbo non sappiamo. Calpurnio Pisone apd Liv. I, 55, metteva pure in relazione con la presa di Suessa Pomezia le fondamenta del Campidoglio; la somma che Tarquinio avrebbe messa a parte per edificare il tempio (" seposita in eam rem, Liv. /. c.), sarebbe stata di quaranta mila libbre di argento.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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