Storia di Roma di Ettore Pais
LA CACCIATA DI TARQUINIO. LA REPUBBLICA.
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L. Tarquinio Collatino, il marito di colei che con la sua morte aveva redento il popolo romano. (l)
Abbiamo cercato riassumere nel modo più rapido e succinto i fatti precipui che la tradizione ufficiale suole riferire ai sette re, e non abbiamo tralasciato di ricordare i particolari più notevoli fra i molti che ci sono raccontati dagli antichi scrittori. L'apparente compattezza della tradizione letteraria rispetto alle precipue imprese dei sette re, la copia dei particolari con cui vennero a noi riferiti fatti anche insignificanti, devono trattenerci dal reputare che noi possediamo tutto il vasto patrimonio letterario degli antichi su questo vastissimo tema; la relativa concordanza non prova che i vari racconti fossero foggiati sopra un fondo nella sostanza autentico. Tutt'altro; l'esame di alcuni frammenti isolati e staccati, casualmente riferiti ad es. da uno scrittore assai versato in questa materia come Plutarco dimostra che noi, non ostante il prolisso racconto di Dionisio, siamo ben lungi dal possedere tutta quanta la vasta congerie dei racconti narrati a proposito dei re. (2) Tale
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(l) Secondo Dionisio, IV, 74, l'idea di creare i nuovi magistrati annuali vienein inente allo stesso Bruto. Questi secondo il retore d'Alicarnasso fa tale preposta al popolo romano, perchè è desideroso di imitare il governo repubblicano degli Ateniesi.
Secondo il Chrox. a. 354 (Subt. rei. Reiff. p. 320). Tarquinio " inter duos pontes a populo Romano fuste mactatus (est) et positus in circo maximo sub delpkinos „ cfr. Lvo. de mag. II, 8: xjia BpoOxog... x/jv 0naxcv igsÀap^e àjia Tapy.r/io; ó vipavvog àn*Ào>/.si.
(3) Potrei citare esempi assai numerosi; ma mi limiterò invece ad indicarne solo alcuni. Tac. ann. VI, 10, ricorda come primo praefectus urbi al tempo di Romolo un Dentre Romulio, d'altronde ignoto e dice che sotto Tulio Ostilio coprì tale carica Numa Marcio. L'autore de jìraen. 1, fra i personaggi antichi sabini, quali Mezzio Curzio e Voleso Valcnsio, rammenta un Postulano Laurano, un Alio Funiusilleatico a noi ignoti. Il giurista Maschio Sabino apd Plin. xli. XVI, 236, parlava di un loto piantato da Romolo nel Vulcanale, e l'antico annalista Calpurnio Pisone apd Gkll. XA. XI, 14, sapeva riferire i discorsi che Romolo faceva nei conviti. Egnazio Mecenio avrebbe ucciso la moglie che aveva bevuto vino, e Romolo l'avrebbe assolto, Val. Max. VI, 3, 9. Plin. XII. XIV, 89. Tertcll. adv. yent. 6. Così Nevio, nella tragedia su Romolo, apd Fest. p. 270 M s. v. redhostire = fr. 3. Ribb. metteva in rapporto un re di Veio con Amulio re di Alba. Cicerone, Lael. 53, riferisce un discorso fatto da Tarquinio il Superbo dopo che era stato esiliato, e Plinio, XII. VII, 69, racconta la storia di una Valeria, che
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (286/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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