Storia di Roma di Ettore Pais
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CAP. III. - I SETTE IiE DI ROMA.
il territorio dei K septem pagi „. Lo stesso va osservato per Fi-dene. (')
Fra le guerre combattute da Romolo la più ricca di particolari e di episodi è quella dei Sabini guidati da Tito Tazio. I Sabini si dicono disgiunti dai Ceninensi, dai Crustumerini e dagli Antemnati allo scopo di dar tempo alle Sabine, come fu fatto osservare, di diventar madri e di interporsi fra i padri ed i mariti. Tuttavia la circostanza clic secondo la versione più diffusa le donne rapite da Romolo sarebbero state solo trenta e non cinquecentoventisette, come piìi tardi correggeva l'Anziate, (') ed il fatto cbe mentre taluni parlavano di una guerra fatta in comune dagli Antemnati dai Ceninensi e dai Crustumerini, altri discorrevano di guerre separate contro gli ultimi, (8) danno adito al sospetto che tutto questo racconto sia stato posteriormente ampliato e contenga ripetizioni degli stessi avvenimenti, o, per meglio dire, che con vari popoli vicini fossero state collegate ed illustrate, mediante racconti storici, le cerimonie sacre derivate dall' M ius connubii „ od a epigamia, „ che costituiscono il significato fondamentale della leggenda del ratto delle Sabine.
I Sabini, secondo la tradizione, occupano il Quirinale ed il Capitolino. Fatta la pace sarebbe naturale se ne tornassero alle loro case. (4) Invece restano in massa a Roma, ed il loro re si associa a quella gente che egli ed i suoi avevano poco innanzi spregiata come accozzaglia di vagabondi, di delinquenti, di schiavi fuggiti. 11 racconto. già assurdo per se stesso, è reso tale in maggior grado da una serie di fatti non naturali, che sono finzioni di poeti o falsificazioni degli storici. Esaminate infatti più da vicino tali narrazioni, appaiono avere un contenuto non storico bensì topografico o sacro, ovvero essere frutto di speculazioni di coloro che volevano cercare una genesi legale delle istituzioni romane. Tito Tazio di Cures. il quale sarebbe stato causa per cui tutti i Romani vennero detti Qui-
(') V. al cap. sg.
(') 0 rapite od oratrici di pace, v. Dion. Hal. II, 47, cfr. Plut. liom. 14, 13.
(J) Cfr. Dion. Hal. II, 36.
O Cfr. però Dion. Hal. II, 46.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (291/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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