Storia di Roma di Ettore Pais
ESAME DELLA LEGGENDA DEL lì ATTO DELLE SABINE.
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festa delle Consualia si compieva qualche cerimonia per cui il ratto delle sabine venne fissato in quel giorno. Non è escluso che alla formazione del mito abbia contribuito il fatto che non lungi dall'ara di Conso si trovava il tempio più antico di Venere detta Murtea o Murcia, la quale potè ben essere inserita nella leggenda delle Sabine al pari di quella statua di Venere Cloacina che era collegata come la precedente con il mirto. Venere Cloacina era onorata nel loro accanto a quel tempio di Giano, a cui era assegnata parte notevole nel racconto della battaglia di Tazio contro Romolo. (') È
Ippio, il dio del mare, che nulla aveva a che fare con i pastori del Palatino. Ma Nettuno non era solo, dio del mare, ma anche dei fiumi; perciò il mito di Poseidonio Ippio che comprime Cerere o la terra, si trova localizzato nel centro dell'Arcadia, v. ad es. Pacs. Vili, 25, ed e noto quanto'diffuso in questa regione fosse il culto di Poseidone. A spiegare come mai Conso sia stato identificato con Poseidone Ippio giova il passo di Dionisio, I, 33, il quale parlando (togli Arcadi di Evandro (che a Roma avrebbero dato il nome dell'arcadico Pa-lanzio e che quivi avrebbero importato il culto di Pane Liceo, i Lupercali) aggiunge che vi istituirono pure la festa arcadica detta ix-oy.pzzeix. E chiaro dunque che come la leggenda di Kvandro e degli Arcadi sta accanto a quella di Romolo, cos'i al mito del ratto delle Sabine venne riferito un culto nel quale si credette trovar traccia di un somigliante rito arcadico. E la ragione della somiglianza stava in ciò che anche nella Consualia si coronavano cavalli, asini, muli, Dion. Hal. I. c. Plut. q. Rodi. 48; cfr. Fast. Praen. s. d. 15 Decembre.
Si noti anche che come Poseidonio Ippio era localizzato presso i fiumi, cos'i l'ara di Conso era vicina al corso della Marrana. La circostanza che l'ara di Conso si trovava nel Circo (ad piimas metas), dove si facevano i giuochi favori poi la versione dell'invito che Romolo fece ai forestieri, il quale invito, sotto tradizione diversa, ricompare ancora nel 425 a. C., Liv. IV, 35, v. al cap. V. Del resto le Consualia sono ricordate parallelamente ai ludi fatti per le feste del 364 a. C. da Valerio Massimo, II, 4, 4 (cfr. Liv. VII, 2), e non v'è dubbio che le prime siano l'anticipazione dei secondi.
(l) Plutarco, Rodi. 15 pone il ratto delle Sabine verso il 18 Sestile (Agosto, il d'i delle Consualia: ma i nostri calendari a tal festa assegnano il 21 di detto mese. La festa di Venere Murcia al Circo Massimo cadeva il 19 Agosto v. CU.. I*, p. 325, nel giorno, si badi, che era dispari, e precedeva immediatamente quello delle Consualia. Su ciò v. il volume di complemento al presente. Cìie il tempio di Venere Murtea nel Circo (sul quale v. Vark. d. ì. L. V, 154. Serv. ad Aen. VIII, 636) si trovasse accanto all'ara di Conso apprendiamo anche da Apuleio, met. VI, 8. Erroneo c il dato che tale festa pone in Marzo, Serv. ad Aen. Vili, 636, e v'è scambio con la Matronalia. Più rettamente Servio, Vili, 638, dice che le Calendc Marzie ossia le Matronalia, furono istituite da Romolo in onore
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (294/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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