Storia di Roma di Ettore Pais
ELEMENTI TOPOGRAFICI NEL MITO DELLE SABINE.
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ad es. il " niger lapis, „ secondo altre versioni, indicava il luogo dove era stato ucciso Faustolo; (l) il racconto di Curzio è anticipazione di un fatto che sarebbe avvenuto in età meno lontana e travestito sotto forme tolte alla mitologia greca. ( ) 11 tempio di Giove Statore fu eretto solo dopo la battaglia di Luceria del 294 a. C. vinta sui Sanniti; f) che se si fa menzione dei collocpii dei due re nell'area di Vulcano, (!) ciò vuol dire che si supponeva che concordi essi trattassero degli affari di stato dove fu eretta l'edicola della Concordia, che sorse però solo nel .°>04 a. C. Intorno a Tarpeia correvano le tradizioni più disparate. Alcuni la facevano romana, altri sabina e persino figlia di Tito Tazio; mentre da un lato si asseriva avesse tradito la patria per amore delle auree arinille, dall'altro da età assai antica si credevo ciò avesse fatto per amore di Tito Tazio, che alcuni invece di vecchio fingevano giovine capace di far nascere sentimenti di amore. (5) Altri invece, come l'annalista Pisone, dipingevano Tarpeia come una buona vergine, e secondo diverse narrazioni non avrebbe infine vissuto in età cosi vetusta. Essa era la buona vestale Tarquinia che nei primi tempi della repubblica aveva beneficato con dono di terre il popolo romano, e nessun dubbio che in fondo ella sia la stessa vestale Tarquinia del tempo di Ninna. In realtà Tarpeia o Tarquinia non era altro se non la benefica divinità protettrice del monte Tarpeio; e poiché dalla rocca omonima si solevano precipitare i colpevoli, la buona vestale venne trasformata in un personaggio di indole malefica.
Abbiamo un complesso di racconti che dal lato storico non hanno valore di sorta, ma che rivelano la deliberata intenzione di
(') Fest. p. 177 M s. v. niger lapis; cfr. Dion. Hal. I. 87.
(') Vakr. (1. ì. L. V, 148. liv. VII, G. Il mito di Curzio è la semplice localizzazione di quello di Amtiarao o di Ancuro il figlio di Mida, cfr. v. [Plut.] par. min. 5, che confronta giustamente i due fatti. Sul valore di questo opuscolo psendo plutarcheo v. il volume «li complemento al presente.
(3) Liv. X, 37, 15 * Fabius.... ad Luceriam utrimque multos occisos, inque ea pugna lovis Statori? aedem votali», ut Romnlus ante voverat; sed fammi tantum, id est locus tempio e flatus [sacratus], fuerat cfr. ib. 36, 11.
(4) Plut. lìom. 47, cfr. Dion. Hal. II, 50.
(3) Tito Tazio è rappresentato come vecchio ad es. da Ovidio, fast. VI, 49.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (298/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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