Storia di Roma di Ettore Pais

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      CAP. 111. - I SETTE HE DI ROMA.
      non deriva ad ogni modo dalla lontana Cures, alla quale si pensò forse solo dopo la conquista della gente sabina (294 a. C.) e la fondazione del tempio di Quirino sul Colle. Se Quiriti volesse dire il complesso dei cittadini armati di lancia (dal sabino u cnris, „ si pensi alle " lancie „ del medio evo) ovvero gli uomini aventi il pieno possesso dei diritti civili (y/jptot), oppure i cittadini raccolti in curie (cumviriae) non sappiamo con certezza. Esso ebbe ad ogni modo valore dj ulteriore designazione giuridica e politica del complesso dei cittadini romani aventi i pieni diritti civili. La spiegazione che se ne fece con i Sabini di Cures o del Quirinale, è frutto di tarda elucubrazione di eruditi, destinata a trovare immeritata fortuna nelle età successive.
      Il carattere sacro di Tito Tazio, personaggio strettamente connesso con Numa, che la tradizione fa suo genero, appare anche dai culti che avrebbe istituiti, sebbene tali culti, secondo differenti versioni, vengano poi attribuiti ad altri re. Cosi quello di Saturno era pure connesso con Tulio Ostilio, ovvero con i primi anni della repubblica, (') quello del Termine era attribuito a Numa, (*) ed infine non prima dell'anno 238 a. C. a Roma pare sia stato introdotto il culto di Flora. (8) In questo ordine di fatti gli antichi paiono aver avuto le mani molto libere e non aver sentito scrupoli cronologici. Tali anacronismi rispetto all'attribuzioni di templi e di culti regna in tutta la storia romana, e come è certo che nel 294 a. C. soltanto fu eretto il tempio della Vittoria, che era stato collegato con l'arcade Evandro, cosi è altrettanto sicuro, come già dicemmo, che quello di Giove Statore, secondo la leggenda votato da Romolo per formare i Romani fuggenti, fu dedicato dopo il 294 a. C. Anche quanto si racconta intorno alla morte di Tito Tazio ò collegato con fatti d'indole religiosa. Durante tutta l'età storica, a partire dal IV secolo, i consoli, i pontefici ecc. solevano recarsi a Lavinio per compiere sacre cerimonie. Si suppone quindi che anche Romolo e Tazio
      (') Macrob. I, 8.
      (2) Plut. Xum. 16.
      (') Plin. XII. XVIII, 2S6.

Storia di Roma Parte Prima di Ettore Pais Carlo Clausen 1898 pagine 629

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche

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