Storia di Roma di Ettore Pais

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      CAI». III. - I SETTE HE DI ROMA.
      Si comprende quindi perchè Tito Tazio, che vedemmo essere duplicazione di Numa, venga fatto morire come Enea a Lavinio, vale a dire presso il Numicio, e perchè l'annalista Gellio asserisse che Numa, anziché dagli Eqaicoli, aveva tolto dagli Àrdeati l'istituzione dei feciali. (') Ardea infatti non soltanto era limitrofa a Lavinio, ma in età storica aveva la supremazia rispetto al culto di Afrodite che si onorava nel territorio laviniate. E poiché Numa è una divinità fluviale, diventa chiaro perchè fosse fatto autore di riti purificatori, perchè a Koma avesse creato il collegio dei pontefici, i quali avevano incarico di curare quel ponte Sublicio che congiungeva le due spondo del Tevere. Il carattere fluviale di lui è infine indicato dalla circostanza che egli viene costantemente collegato con Giano, il dio dei monti e delle acque, ossia il padre del dio Fonte, ramante di Iuturna e di Camena. Si asseriva infatti che Numa, dio fluviale e solare anche lui, (') avesse eretto il tempio a Giano, che al pari di Numa era strettamente collegato con il calendario, e che Ninna fosse stato sepolto alle falde del Gianicolo, di fronte al ponte Sublicio, presso l'ara del dio Fonte, figlio di Giano. (3)
      Abbiamo già osservato come il successore di Numa, il terzo re di Roma, sia una semplice duplicazione di Komolo. La nascita di Tulio Ostilio, educato, secondo una tradizione, fra i pastori, (J) le re-
      Lucimi Dia ni itili in neniore Aricino Egerins Lacvius Tusculanus dedicavit dictator Latinus. Ili popoli couimuniter Tusculanus, Aricinus, Lanuvinus, Lau-rens, Coranus, Tiburtis, Pometinus, Ardeatis Rutulus „. Cfr. Fest. p. 145 M s. v. 4 Manius Kgeri[usJ... Neniorenseni Dianae consecravit „. Con più criterio forse di molti moderni, il vecchio Cluverio (Lugd. Bai. 1624), II, p. 931, su codesto Manio Egerio osservava :
      nescio grammaticorum an theologoruni Romanorum fuerit fabula „.
      (') Gell. apd. Dion. Hal. II. 72.
      (2) Il carattere solare delle sacre fonti del snolo laurentino ò accertato dalla testimonianza di Dionisio, I, 55, dove, raccontando la leggenda di Enea, espone un fatto che richiama in parte alla niente quello attribuito a Giano, nel foro romano al tempo di Tito Tazio, v. s. p. 234, n. 2.
      (s) Cic. de leg. II, 22, 56: " in eo sepnlcro, quod [haudj procul a Fontis ara est, regem nostrum Nuinam conditimi accepimus .. Che Numa fosso stato seppellito nel Gianicolo era tradizione comnnie, v. ad es. Plin. XII. XIII, 84.
      O Val. Max. III, 4, 1.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




Tito Tazio Numa Enea Lavinio Numicio Gellio Numa Eqaicoli Ardea Lavinio Afrodite Numa Koma Sublicio Tevere Giano Fonte Iuturna Camena Numa Giano Numa Ninna Gianicolo Sublicio Fonte Giano Numa Roma Komolo Tulio Ostilio Lucimi Dia Aricino Egerins Lacvius Tusculanus Latinus Tusculanus Aricinus Lanuvinus Lau-rens Coranus Tiburtis Pometinus Ardeatis Rutulus Manius Kgeri Dianae Cluverio Lugd Manio Egerio Romanorum Gell Dionisio Enea Giano Tito Tazio Cic Fontis Nuinam Numa Gianicolo Val Ili Cfr Fest Dion Hal Plin