Storia di Roma di Ettore Pais
GLI ORAZÌ ED I CURI AZI ED IL CULTO DELLE ASTE. 301
Giano Quirino e ili Ora, sposa di Quirino, ossia Oratia, parrebbe simboleggiare il culto delle stesse aste formanti in origine la porta, per cui dovevano passare i vincitori ed i vinti. Le porte erano sacre alle divinità tanto fra i Romani quanto fra gli Etruschi ; (l) fra i primi, come tra gli Umbri, presso lo porte si compievano sacre espiazioni. (") Gli Orazi e i Curiazì della leggenda si collegano con Ianus e lana (Diana) gli dei supremi di tutti i " Quirites, „ di tutti gli " Mas tati, „ (3) ossia con la religione del popolo che ado-
moderno,ad es. lo Jordan apd Prrllrr, roem. Mi/thol. I \ p. 369, n. 4) che asserisse il vero il sabino Varrone apd Dion. Hai,. II. 4S; cfr. Oviu. fast. II. 477, allorché diceva che in lingua sabina l'Iiasta si dica " curis „. Su Giunone Cnrritis fra gli Umbri-Sabelli v. Buechelrr, Utnbrica, p. 79.
Può ben darsi che colpissero nel segno gli antichi quando lituo Curitis o Cnrritis, ovvero Quiritis ponevano in relazione tanto con le curie quanto con l'asta o curis (le varie testimonianze v. raccolte «lai Roseli e u nel dizion. mitol. s. v. II, p. 596). Spetta ai glottologi condurre a termine questi come tanti altri problemi controversi delle antichità romane; ma è certo che la parola curia sta in relazione fonetica 6 politica con i Quirites. La spiegazione del Wilamowitz riferita dal Mommsen, roem. Staatsrecht, III p. 5. n. 2, secondo cui i Quirites sono oi xb xòpog sjrcvxs; oi xópiO'. éocoxoO :wv éxuxoD colpisce certo nel segno rispetto alla cosa se non alla etimologia. Tale etimologia aveva in parte in mente la fonte di Lido, de mag. I, 3, 5 allorché diceva che Qiiirinus era detto cosi perchè v.ópiog. I Romani potevano dirsi tt gli uomini dalle aste, cos'i come gli uomini d'arme nel medio evo si chiamavano genericamente " lancie „. Che i Romani nei tempi più vetusti, come gli antichi Galli (Caks. b. G. V, 56) e Germani (Tac. Gemi. 11; 13) assistessero ai comizi curiati con le aste o " cures. proverebbe la parte che all'basta rimase nei giudizi e nella legislazione civile.
(') Serv. ad Aen. 1, 422 " prudentes Ktruscae disciplinae aiunt apud con-ditores Ktruscarum urbitim non putatas instas nrbes, in quihus non tres portae essent dedicatae et tot viae et tot tempia, lovis Iunonis Minervae „. Anche oggi, a tanta distanza di tempo, le porte delle città o traggono il nome dalla località a cui conducono, ovvero dal sauto, di cui talora, nella porta stessa, è posta l'edicola e l'imagine.
(') Tab. Iguv. VI, A 19 sqq. ed. Bnecheler, p. 19 sg.
(*) Al Gilbert, op. cit. II, 54, che segue lo Schoemann, pare invece che Curiati significhi * quelli delle curie, , Horatì u i nemici Alla reale partecipazione degli Orazi e Curiazì alle cerimonie espiatorie, egli crede che accennino le parole di Lido, de mens. IV, I, Ko'Jp'.ctX'.oi yàp 'Opàv.oi òvó;ia-a sy~axp:5ò)v sisi. Ma se si tien conto che Lido riferisce queste parole dove spiega i vari epiteti di Giano, fra cui quello di Quirino, e che poco prima illustrando quello di Ilatpiy.iog (Ianus Pater? cfr. Macrob. I, 9, 15) dichiara che vuol dire
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (324/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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