Storia di Roma di Ettore Pais
ANCO MARCIO DUPLICAZIONE DI NUMA.
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l'incremento die Anco avrebbe dato al culto di Giove Feretrio, dacché non solo Romolo, come diceva la tradizione più diffusa, ma anche Ninna, come si asseriva nei commentari che andavano sotto il suo nome, si sarebbe occupato di questo culto strettamente connesso con la istituzione dei feciali. (') La circostanza poi che Anco, guerreggiando contro Voio e Fideno prende con gallerie sotterranee quest'ultima città, precisamente come si diceva fosse stato fatto verso la metà del secolo V, (?) dà adito alla supposizione più che ragionevole che non solo vi sia anticipazione e duplicazione della conquista di Fidene, ma che le spoglie opime dedicate da Cornelio Cosso, lo storico uccisore del duce veiente alleato dei Fidenati, abbiano fornito occasione di affermare che Anco Marzio si occupò del culto di Giove Feretrio. (3) Le rimanenti imprese militari di Anco presentano pure l'aspetto di fatti duplicati ed anticipati. La sua guerra contro i Latini ha tutta l'apparenza di una ripetizione di quelle clic vengono poi attribuite al suo successore il quale in queste ultime figura per giunta quale attore precipuo. (4) Il colle Celio che egli avrebbe aggiunto alle città, secondo altre versioni sarebbe stato già abitato ai tempi di Romolo o di Tullio Ostilio. (5) Nell'Aventino si dice che egli avesse trasportati gli abitanti di Me-dullia; ma Medullia si dà già per conquistata da Romolo e da Tullio Ostilio.
Altre notizie hanno pure il più marcato carattere di anticipazione di fatti avvenuti posteriormente. Cosi il racconto della fondazione delle saline sulle foci del Tevere (diventato interamente fiume romano per la definitiva conquista della sponda destra, là dove era la selva Mesia tolta ai Veienti) lascia pensare che colui che narrò per il primo codesto gesta di Anco abbia avuto presenti
(') Diox. Hal. Ili, 40; cfr. Liv. IV, 22 ad a. 435.
(3) Anche i particolari della battaglia navale avvenuta presso Fidene al tempo di Tarquinio Prisco, Dion. Hal. Ili, 56, ricompaiono, secondo alcune tradizioni, nella storia della guerra fidenate del 426, Liv. IV, 34, 6.
(') V. oltre cap. V.
(4) Cfr. Dion. Hal. Ili, 39 sqq. (') V. s. p. 245.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (330/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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