Storia di Roma di Ettore Pais
LA COSTITUZIONE ED IL CENSIMENTO DI SERVIO TULLIO.
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il tempio eli Ma ter Matuta; (') nel 293 a. C. si innalzò quello della Fortuna al di là del Tevere. (*) Lo stesso vale per molti degli altri templi della Fortuna che venivano genericamente attribuiti a questo re. Osservazioni non molto diverse vanno fatte a proposito delle leggi agrarie, delle elargizioni di moneta, e della pubblicazione delle leggi di questo ro. La leggenda suppone che tanto lui quanto Xunia avessero battuto moneta, ma anche i più superficiali conoscitori della numismatica sanno ormai come solo verso la metà del secolo IV sia stata coniata la prima moneta romana. (3) La critica moderna, che ha dimostrato falsa, e lo vedremo fra poco, la tradizione relativa alle leggi agrarie del 1° secolo della libera repubblica, tanto meno può reputare storica quella che simile legge attribuisce al sesto re, del quale si volle fare allo stesso tempo un emulo ed un coetaneo di Solone e di distene, e persino un precursore di Giulio Cesare. (4) Ci resta a discorrere della grande od importante istituzione del tempio di Diana Aventinense. Stando alla autorità di chi attingeva alla dottrina varroniana, sino alla fine della repubblica si sarebbero vedute le leggi che regolavano i patti fra Roma ed i Latini che si dicevano scritte nell'età di Servio. Ma poiché tutto quanto si riferisce alla stessa personalità di Servio può essere revocato in dubbio è naturale che non si debba prestar cieca fede a questa
(') Liv. V, 19, 6; 23, 7.
(*) Liv. X, 46, 14. La leggenda antica procede per Servio, come quella del medio evo rispetto a Costantino, che considerava fondatore non del solo Late-rano, ma di molte altre chiese, v. Grbgokovjus, Storia di Roma ed. ital. I, c. 2, § 4.
(') Plin. jV//. XXXIII, 43: 41 Servius rex primus signavit aes. antea rudi usos Komae Tiinaeus tradii. „ cfr. XVIII, 12 14 Servius rex ovium bounique effìgie primum aes signavit „. Intorno a Timeo v. s. p. 255, n. 1, Intorno all'età in cui cominciò la monetazione romana accetto le vedute del Samwer, Geschichte des aeltercn roem. Mnenzwcsen (Wien, 1883).
(*) I/opera attribuita a Servio rispetto alla remissione dei debiti è una evidente imitazione di Solone, quella rispetto ai servi, v. Dion. Hal. IV, 22, ed alla divisione territoriale dello stato romano, richiama alla mente distene. E poi evidente, come ha acutamente notato il Momsisen, roem. Chronoì. 2* ediz. p. 168, n. 1, che alcune parole fatte pronunciare da Servio rispetto al proprio operato, Dion. Hal. IV, II, souo anticipazione di quelle di Cesare tf satis din vel naturae vixi vel gloriae „ v. Cic. prò Marc. 8, 25.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (346/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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