Storia di Roma di Ettore Pais
SERVIO LAMANTE DELLA FORTUNA E IL CULTO DI DIANA. 331
nato schiavo era diventato re. Nulla di strano quindi se ad Anco Marcio si attribuisse puro di aver istituito il culto della Fortuna Virile, ciò clic da altri era detto di Servio; tanto più che da 1111 complesso di dati si ricava come il culto della Fortuna fosse strettamente collegato con i Marci plebei, i quali, come vedemmo, si dicevano discendenti dal quarto re romano. (l) Chi tenga anzi presente come la storia del marito di Tanaquilla sia precisamente la stessa di Servio, il favorito dalla Fortuna, e che il racconto dell'usurpazione che Tarquinio Prisco fa del regno, a danno dei suoi pupilli, i figli di Marcio che lo uccidono, è identico a quello di Servio, che venne tolto di vita dal figlio di Tarquinio, il quale si credeva fraudato del trono paterno, riconoscerà che non commetteva 1111 volgare e strano errore, ma che seguiva invece una fonte diversa, quell'autore che Tanaquilla, ossia Venere o la Fortuna, faceva moglie di Anco Marcio, e clic alla corte di costui diceva fosse stata notata la fiamma che avrebbe avvolto il capo del giovane Servio. (•) Questo autore seguiva una versione che sopprimeva il Prisco, che nel fatto ò una semplice duplicazione del Superbo; e abbiamo veduto come a Tulio Ostilio altre versioni non meno degne di considerazione di quella che diventò comune, attribuissero parte delle gesta compiute dal Prisco, ovvero da Servio Tullio.
Allo divinità fin qui enumerate va aggiunta ancora Diana e la Luna. La storia dei rapporti di questa dea con il sesto re romano ci metterà in condizione di comprendere nella loro essenza gli svariati elementi mitici, con i quali venne formata la figura di Servio Tullio. È fuor di dubbio che il tempio di Diana Aventinense,
(') Plut. <7. fori. Iiom. 10; cf. q. ltom. 74. Senza una ragione al inondo II. Peteu, s. v. Fortuna, nel dizion. mitol. d. Kosciikr, p. 1508, suppone interpolato il primo dei passi citati da Plutarco, dove si dice clic Anco Marcio dedicò il tempio della Tóyjg àvSpeta. Ciò sta in relazione con il culto dei- Marci per la Fortuna, e con la leggenda di Coriolano e il tempio della Fortuna Muliebre, v. al cap. seg.
(*) Val. Max. I, G, 1 * Servio Tullio, etiam tuni puerulo, dormienti circa caput tlammam emicuisse domestico rum oculi adnotaverunt. quod prodigi uni Anci regis Marci uxor Tanaquil admirata, serva natuni in modiim filii educavit et ad regium fastigi uni evexit.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (354/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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