Storia di Roma di Ettore Pais
RE SERVIO ED IL RE SERVO DI ARICIA.
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le leggi attribuite a Servio Tullio. (') Dopo tutto ciò pare si possa ammettere che il tempio di Diana Àventinense era l'importazione del culto di Diana di Aricia, che al pari di quello dell'Aventino era riconnesso con il culto di Diana Tauropolo e con la confederazione latina. E che Itoma abbia realmente preso da Aricia, a somiglianza di ciò che fece rispetto a Lannvio a Laurento ed alle altre città vicine, il culto di Diana Nemorese, dimostra il fatto che da Aricia si trasportarono a Roma le ceneri di Oreste, ossia dell'eroe che avrebbe introdotto tale culto a Reggio, d'onde lo tolse Aricia. (f) È chiaro del pari che Servio Tullio, il figlio di una schiava, che con l'aiuto di Gaia Caecilia ossia Vesta, ovvero di Tanaquilla o la Fortuna, sale sul trono e che avrebbe fondato il tempio della Luna, ò una sola cosa con il servo re di Aricia e con Virbio amato da Diana Nemorense, che nella storia romana ricompare daccapo sotto le sembianze di Numa, lo sposo di Egeria.
Ciò apparirà ancora più chiaro, se instituiremo un ulteriore confronto fra Virbio e Servio. Si raccontava che Ippolito, ucciso dai cavalli di Poseidone, fosse stato richiamato in vita da Diana, che gli avrebbe dato nuova, ma ignobile e tranquilla esistenza nelle selve del bosco aricino, dal quale era costume tenere lungi i cavalli in memoria della line del tìglio di Teseo. (3) Un mito greco venne innestato su di un culto latino, alla stessa maniera che quello di Diana si credeva importato da Tauro presso Reggio, e si collegava con quello di Artemis Tauropolos. (') Virbio, al quale era sacro il
(') Tac. ami. XII, 8: " addidit Claudius sacra ex legibus Tulli regis pia-culaque apud lucum Dianae per pontilices danda, irridentibus cuuctis, quod poenae procurationesque incesti id temporis exquirerentur „.
(*) Hyg. fab. 261. Serv. ad Aen. II, 116.
(3) Sul mito di Virbio, v. Vero. Aen. VII, 762 sqq. Serv. ad l. v. 761. Ovid. fast. III, 265; VII, 737, » nel. XV, 497 sqq. Il clivus Virbi è ricordato da Persio VI, 56.
(*) Il culto di Diana Ariciua che era derivato da Artemide Tauropolo (IIvoin. f. 261. Sol. II, 10, Serv. ad Aen. II, 116. Prob. ad VerArtemide Facelite, adorata a Mvlae presso Messana. Già il vecchio Catone apd Prisc. apd Prob. ad l'erg, bue. p. 4 K, localizzava la leggenda di Ifigenia e di Oreste sul promontorio Taurianum presso la calcidica Reggio. E chiaro che
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (356/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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