Storia di Roma di Ettore Pais
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CAI». III. - I SETTE HE DI ROMA.
Di essi uno rappresenta il sacerdote romano, l'altro il gabi no e probabilmente quell'Antestio, che secondo una tradizione, era stato ucciso con l'insidie dal Superbo, prima ancora che questi avesse fatto il " foedus „ con i Gabini. (') E notevole che uno di codesti Autisti od Antesti, che figura nelle monete che rappresentano tale * foedus „ sia ivi detto Regino, ossia abbia un cognome derivato dalla qualità di u rex sacrorum, „ che gli Antesti pretendevano di aver anticamente conseguito a Gabi. Allo stesso modo, come teste vedemmo, il servo sacerdote del tempio di Diana Aventinense dovette porgere ansa all'invenzione del re Servio fondatore del tempio. Ci confermerebbero in queste conclusioni anche i particolari che accompagnano la storia della presa di Gabi. Il racconto degli aiuti che il Superbo, dopo esser stato cacciato da Roma, chiese ai Cere-tani, ai Veienti, ai Tarquiniensi, a Porsenna, a Mamilio Tusculano, al pari della menzione delle varie città nelle quali egli avrebbe trovato ricetto ed asilo, sono un fitto tessuto di contraddizioni e di falsificazioni storiche. (2) Le particolari circostanze che accompagnano la presa di Gabi, ossia la fuga presso i Gabini di Sesto Tarquinio (che si finge oppresso dal padre, e che a costoro si presenta quale amico), e la novella dei papaveri abbattuti dal Superbo, sono pure semplici imitazioni di novelle tolte alla storia greca già narrate da Erodoto a proposito di Ciro e di Trasibulo. (3) Può supporsi che quel culto sacro, riferito da taluni al Superbo, da altri a Iunio Bruto, nel quale avevano parte i papaveri come sostituzione alle teste umane, abbia suggerito l'intrusione nella pseudo
(') Dion. Hal. IV, 57.
(*) V. oltre nel cap. sg.
(') Che la storiella di Sesto Tarquinio sia la copia di quella raccontata da Erodoto, III, 154 sq., a proposito di Zopiro, che deformatosi ottiene di essere accolto come fuggiasco dai Babilonesi assediati da Ciro, è stato pi il volte osservato; che quella dei papaveri sia, alla sua volta, l'identico aneddoto di Trasi-bnlo richiesto di consiglio da Periandro, aneddoto che è pure raccontato da Erodoto, V, 92, aveva già visto Dionisio, IV, 5G, il quale dando saggio della sua solita assenza di senso critico, si imagina che Tarquinio il Superbo agisse così, volendo deliberatamente imitare il suo coetaneo Trasibulo.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (381/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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