Storia di Roma di Ettore Pais

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      CAI». III. - I SETTE HE DI ROMA.
      come vedremo meglio nel seguente capitolo, sono figure leggendarie che si riconnettono con la statua di Venere Cloacina, posta nel foro presso il tempio di Giano. La statua, di codesta Venere noi la troviamo già rammentata a proposito di Enea, (') e del ratto delle Sabine. (*) Essa era simbolo dei puri connubi, (3) e perciò presso lei si sarebbe giurata la pace fra Romolo e Tazio; e presso questa statua, che dette pur vita alla leggenda di Clelia, sarebbe stata uccisa Virginia con un coltello da macellaio, che il padre impugnò nelle " tabernae novae (') Ma noi sappiamo che queste tabernae nel 192 a. C. furono modificate da M. Iunio Bruto, ossia da quello stesso personaggio che l'anno dopo dedicò il tempio della Madre Idea, ossia della dea della Terra. (a) Si comprende come la statua di Venere Cloacina, posta nel Foro accanto al macello ed alla tribuna degli oratori nel Comizio, (c) là dove Bruto avrebbe sollevato il popolo, (7) abbia dato origine a particolari leggendari che finirono per essere reputati storia autentica. Allo stesso modo la nuova costruzione del macello nel 179 a. C. e del vicino mercato delle w cuppediae „ o leccornie, die vita alla leggenda di Macello e Cup-pedo, due famosi ladroni che sarebbero stati condannati, le cui case sarebbero state confiscate. (8) Se nella tradizione a noi pervenuta la matrona che si uccide ha il nome della gens Lucrezia, anziché di un'altra famiglia romana, ciò dipende da ragioni che non
      (') Suid. s. v. *Acppo2iT>j, cfr. Skrv. ad Aen. I, 720. («) V. s. p. 274.
      (*) Ciò risulterebbe dalle parole di Plinio, XII. XV, 122, dove ricorda la specie del mirto " coniugala „ sacro a Venere Cloacina, detto cosi " fortasse a coniugiis „ ; cfr. ib. 110, v. s. p.
      (4) Liv. Ili, 48, 5.
      (5) Fkst. p. 230 s. v. [plebeias Tahernas]. Che Iunio ed Oppio, gli edili quivi nominati, siano quelli del 192 a. C. ha fatto notare PUrliciis, rhein. Mas. 1847, p. 157; cfr. Gilbkkt. Gesclt. a. Topoyr. d. Stadi Rom. Ili, p. 205, il. 2. Iordan, Topoyr. d. stadi. Rom. 1, 2, p. 381.
      (•) Plaut. Careni. IV, 10. o liv. 1, 59, 7. Dion. Hal. IV, 76.
      O Varr. d. I. L. V, 145, cfr. Paul. ep. l'est, p. 48 M s. v. Cuppes. Paul. ep. Fest. p. 125 s. v. Macellimi. Varr. apd Donat. ad Terent. Fan. II, 2, 25. Rispetto alla storia dell'edificio v. Gilbert, op. cit. Ili, p. 204 sgg.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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