Storia di Roma di Ettore Pais

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      CAI». III. - I SETTE HE DI ROMA.
      particolari riferiti all'espulsione dei re, pare siano stati tolti da caratteristiche della gente plebea degli Iuni, che sino dal secolo IV coprì con onore le più alte cariche dello stato. Altri tratti invece di tal famiglia stanno in opposizione con le notizie tramandateci intorno al celebre Bruto. Corto la notizia che le matrone romane onoravano ogni anno il liberatore della patria, non sorse per effetto di M. e di P. Iunio Bruto, i tribuni della plebe del 195 a. C., che con tanta ostinazione si opposero alla abrogazione della legge Oppia, la quale limitava il lusso muliebre, e che solo dopo vive preghiere, o, per meglio dire, dopo la violenza delle matrone accondiscesero a togliere il veto tribunicio. (') In tutti i fasti del popolo romano sarebbe vano cercare un Iunio patricio, ed è ragionevole pensare con il più grande storico di Roma, che Bruto, il primo console della repubblica, sia un personaggio apocrifo. (•) Considerando anzi il complesso delle notizie relative a Bruto ed ai personaggi con i quali è messo in rapporto, è naturale persino ci domandiamo se per caso anche egli non sia una figura di indole mitologica e divina.
      Ci è infatti raccontato che Iunio Bruto dopo aver cacciato il Superbo, avrebbe riformato il culto della Madre dei Lari e dei Compitalia, originariamente connesso con i sacrifizi umani. Alle teste umane Bruto avrebbe sostituito i fantocci rappresentanti Mania e teste di papavero. (5) La madre dei Lari era Mania ovvero Acca Larenzia, a cui si sacrificava alla fine di Dicembre, verso il solstizio di inverno, quando il sole muore. (4) Dacché gli
      (') Liv. XXXIV, 1 sqq. cfr. 8. * Uaec cimi contra legem proque lege dieta essent, aliquanto iunior freqnentia mulieruin postero die sese in publicum effudit. unoqtie agtnine omnes Brutortmi iauuas obsederunt, qui collegarum rogationi intercedebant, nec ante ubstiterunt, quani reinissa intercessi ab tribunis est r; cfr. Val. Max. IX, 1, 3.
      () Mommsen, roem. Forschunycn, I, p. III.
      (") Macrob. I, 7, 85.
      (*) Così il Tarutius amante di Acca Larenzia è lo stesso Tarquinio che avrebbe preceduto Iunio Bruto nel fondare il culto della Mater Lanini v. s. p. 312,. n. 2. Nel passo di Macrobio, l. c. la " Mater Larum „ è detta Mania e non Acca Larentia. Io non credo di dover seguire il Wissowa, o ad es. s. v. Mania nel diz. mitol. del Kosciier, II, p. 2323, allorché pensa che soltanto nell'età


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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