Storia di Roma di Ettore Pais
389 CAP. 111. - I SETTE HE DI ROMA.
Giunone. (l) Ci viene finalmente riferito che gli Idi di Febbraio, ossia il giorno in cui avevano principio le funebri cerimonie proprie di quel mese, dalle matrone erano consacrate alla memoria di Bruto, il vendicatore di Lucrezia. Ciò in ricordo del lutto di un anno intero, che le matrone del tempo di colei avevano portato per il console Bruto, che piansero come loro genitore. Il giorno in cui lunio Bruto era caduto in battaglia era il 13 Febbraio, cioè il dì sacro alla vestale Tarpeia; l'elogio di lui si sarebbe fatto nel Foro il primo Marzo, ossia il giorno delle Matronalia, dedicato a Giunone Lucina ed alla pudicizia delle matrone. (')
lunio Bruto era adunque equiparato a Numa nell'abolizione dei sacrifici umani, a Servio nell'istituzione delle feste sacre dei Compitalia, nel culto della Luna chiamata ora con il nome di Ecate, ora di Diana, ora infine di Iuno. Così lo vediamo collegato con le
(') Macho». I, 12, 30 u ...ex limonio Innius dictus sit. nani et aedes lunonis Monetae Kalend. luniis dedicata est. nominili putaveruut Iuniiim mensem a lunio Bruto, qui priuius liomae consul factus est, nominatimi, quod hoc mense, id est Kalendis luniis, pulso Tarquinio sacrum Carnae deae in Caelio monte voti reus fecerit Che il mese lunius significasse lunonius presso i Latini è detto da Macrobio poco innanzi ed è confermato da Ovidio, fast. VI, 59 sqq. per Alicia, Laurento, Lavinio, Tibur, Preneste. L'etimologia di lunius da iuniores non ò il caso qui di discutere. Intorno a Carila confusa con Caldea, v. Ovid. fast. VI, 101 sqq.
(*) Liv. II. 7, " sed limito inains morti decus publica fuit maestitia, eo ante omnia insignis, quia matronae annnin ut parentem eum luxerunt, quod tam acer ultor violatae pudicitiae fuisset Cfr. Lyd. de visus. IV, 24, de mag. I, 31
Giovanni Lido porge la preziosa notizia che la morte di Bruto si solennizzava agli Idi di Febbraio; da Plutarco, l'o/il. 9, apprendiamo invece che la morte di lunio Bruto avvenne il giorno innanzi alle calende di Marzo, e che il 1" di Marzo venne fatta la commemorazione di lui nel Foro, da Valerio Poblicola. Per ben comprendere la natura di tali notizie va considerato che con il 13 Febbraio cominciava una serie di feste funebri, che avevano termine il 23, il dì delle Ter-minalia ed il 24. il giorno del Itegifugio, che erano pure gli ultimi giorni dell'anno, e che i giorni intercalati nell'antichissimo calendario romano si consideravano come seguito dello stesso 24 Febbraio, il quale era quindi la vigilia del V giorno di Marzo, il dì delle Matronalia, sacro alle matrone ed a Giunone. Sulla festa funebre in onoro di Tarpeia, che si faceva il 13 Febbraio v. Pis. apd Dion. Hal. II, 40, Silv. Polkm. ad. d. con l'osservazione del Mosimsen, ad C1L. P, p. 309. Sii tutto ciò e sulle Equirria del 27 Febbraio rimando daccapo al volume di complemento al presente.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (389/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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