Storia di Roma di Ettore Pais
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CAP. III. - I SETTE RE DI ROMA.
coiaio cui i Siculi sarebbero stati i più antichi abitatori del Lazio. (') È probabile infatti che la storiella del corinzio Deinarato, il quale in causa della tirannia di Cipselo abbandona Corinto e si reca nell'etnisca Tarquini, sia stata presa ad imprestito dalla storia di Siracusa, sebbene possa essere oggetto di discussione se a Siracusa, dalla madre patria Corinto, siano giunti realmente esuli per effetto della caduta del reggimento oligarchico dei Bacchiadi. (') Dema-rato che a Tarquini giunge accompagnato da Ecfante, da Diopo e da Eugrammo, i quali ai popoli indigeni d'Italia insegnano l'arte plastica, simboleggia, come dice lo stesso nome di codesti artisti, le molte e costanti relazioni commerciali che intercedevano fra Siracusa e le città tirrene. ($) Questo episodio era già raccontato da Polibio e probabilmente dai più antichi annalisti. (4) Esso anzi, secondo ogni verosimiglianza, è uno di quelli che nella storia di qualche città etnisca o di Roma venne inserito da 11110 storico siciliano come Timeo, Callia o Sileno. L'efficacia della storia della Magna Grecia vedemmo già a proposito del culto di Virbio-Servio è di Diana Nemorense ed Aventinense ; e con quest'ultimo e con l'analoga e sincrona efficacia dei Massalioti si riconnctte la notizia che la statua di Diana Aventinense fosse simile a quella di tal dea a Marsiglia. (6) Certo questa città ionica, per tutta l'antichità, mantenne relazioni cordiali con la città sorella di Velia e con la calci-dica Reggio, (6) dove dobbiamo cercare l'origine dal culto che fuO V. s. p. 141 sgg. Non solo i Latini, i Piceni ma ancho gli Etruschi, secondo la fonte di Lido, de mag. I, praef. p. 119 Bkk, sarebbero stati di stirpe Sicana.
(2) V. la mia Storia d. Sicilia e d. Magna Grecia, I, p. 268.
(3) Plin. XII. XXXV, 152. Demarato era un nome assai comune a Corinto, v. ad es. Plut. Alex. 9, 6, A gesti. 15.
{*) È appena necessario ricordare che rispetto alla più antica storia romana Polibio suole in generale attingere da autori latini, da Catone e da Fabio Pittore. Con ciò però non è escluso che queste notizie possano derivare da uno di quegli autori greci ai quali, secondo ogni verosimiglianza, Polibio tolse le notizie relative alle più antiche guerre galliche, v. oltre al cap. VI e nel mio studio sui sincronismi.
(») Strab. IV, p. 180 C.
(*) Vedi le prove addotte nella mia Storia d. Sicilia e d. M. Grecia, I, p. 539. Una conferma della preponderanza di Marsiglia su tutte le città focosi
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (411/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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