Storia di Roma di Ettore Pais

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      GENESI DELLA STORIA DEI SETTE RE.
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      L'infiltrazione (li aneddoti e di vecchie leggende elleniche, ed ancor più la tendenza ad imitare nelle linee fondamentali la storia ilei Greci esercitò efficacia notevole nel racconto delle vicende attribuite all'età regia. Ma ò evidente che buona parte dei fatti fu suggerita da dati d'indole sacra e topografica e dall'anticipazione delle posteriori ed autentiche memorie del popolo romano. L'orizzonte politico è naturalmente il Lazio più antico, accanto agli Etruschi di Veio e di Fidene, ai Sabini posti al di là dell'Amene, occupanti le pendici meridionali dell'Appennino verso Ereto; quindi esso si estende agli Etruschi delle altre città meno vicine, ai Volsci agli Equi ed agli Ernici. Tali imprese non sono narrate uniformemente. Anche qui, come in tutta la storia dei re, le duplicazioni e le scissure sono evidenti, sia che si parli d'una guerra contro Veio e Fidene, sia che da Tulio Ostilio si faccia concludere quella alleanza con i Tusculani e gli Ernici, che altri autori ricordavano solo al tempo degli ultimi re. Nessuno però di tutti questi avvenimenti merita fede di sorta, sia che ci si parli del più ristretto ambiente, ossia dei paesi meno lontani da Roma, sia delle guerre con gli Etruschi, i Volsci e gli Equi. Antemne, Cenimi, Camelia e tutte le piccole località vicine a Roma, delle quali più tardi si indicava solo il territorio, secondo altre tradizioni romane, anche esse dal lato cronologico tutt'altro che esenti da inesattezze e da anticipazioni, vengono conquistate solo dopo la cacciata dei Tarquini; (') ed a questa più recente età appartengono, secondo tali versioni, la lega con gli Ernici e la guerra contro gli Equi. Le grandi lotte sostenute contro la federazione delle dodici città etnische ed il riconoscimento da parte di costoro della supremazia romana, sono poi fatti che avvennero non già all'epoca dei re, bensì dopo la cacciata dei Galli, al tempo degli storici Furi e Marci. Le anticipazioni e le duplicazioni si rivelano, nelle linee generali come nei particolari, e basti ricordare, ancora una volta, che Fidene vien presa dal re Anco Marcio allo stesso modo con il quale si dice conquistata nel 420 a. C. (*)
      (l) Su ciò v. nel cap. sg. O V. s. p. 807, n. 2.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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