Storia di Roma di Ettore Pais
OLI ELEMENTI SACRI E TOPOGRAFICI NELLA STORIA DEI RE. 393
fra loro intrecciati, i pochi elementi originari, a riuscire nell'intento di occultare la povertà del contenuto unico primitivo, contribuì ampiamente la storia dei culti e della religione e l'illustrazione dei monumenti. La festa delle Matronalia valse a spiegare la pace fra i Romani e le Sabine, il culto verso Iunio, il vendicatore di Lucrezia ed in fine la storia degli onori, che si sarebbero reso alle vestali, le quali al tempo dell'invasione gallica riparavano a Cere. Le none Caprotine vennero messe in rapporto tanto con la morte di Romolo quanto con il beneficio che l'ancella dotta Tutela, pure nell'età gallica, avrebbe reso ai Romani. La festa delle Brumalia, collegata con la line deiranno, era spiegata con una elargizione fatta da Ro-niolo; (') quella delle Parilia prima ancora che a Komolo era stata assegnata a Pallante; il Kegifugio si connetteva con la tragica morte di Servio e con la cacciata dei Tarquini. Così quella delle Larentalia fu messa in relazione con Poinolo o con Anco Marzio e Taruzio, allo stesso modo che la statua di Venere Cloaciua, l'ara di Conso, il tempio di Giove Statore, favorirono il formarsi di vari motivi leggendari. 1 monumenti, come le feste, furono pure assegnati a tempi diversi; la statua di Venere Cloaciua fu collegata con il ratto delle Sabine, e più tardi con il mito di Virginia. 11 nome e le cerimonie che si compievano nel luogo detto u doliola „ si spiegarono con la storia «li Ninna e con l'invasione dei Galli; (*) il toro di bronzo del Foro Boario ha parte nella leggenda di Caco e nella storia del pomerio fissato da Romolo; (s) infine il campo Marzio si dice formato al tempo del primo re, ovvero nel primo anno della repubblica. (4) Quanta parte i riti ed i monumenti abbiano avuto
('; Liciv. fr. 2. P.
(a) Varr. il. I. L. V, 157. Paul. ep. Fest. p. 69 M s. v.
(3) Tac. ami. XII, 24. Su questo dato torneremo a discutere ampiamente.
(') Rispetto al campo .Marzio, che la tradizione ufficiale diceva formato nel terreno che era stato dei Tarquini (in opposizione all'altro che parla della morte di Romolo nella palude Caprea), si procedette alla stessa maniera che si tenne rispetto alla istituzione dei ludi secolari, assegnati bensì a Valerio Publicola, ma nel terreno già appartenuto al Superbo, v. Fast. p. 329 M s. v. Gli esempi di questo genere si potrebbero moltiplicare. Cos'i l'Esquilino è messo in rapporto ora con Tulio Ostilio, ora con Servio Tullio. Tullio e Tulio, del resto, fore-
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (416/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Matronalia Romani Sabine Iunio Lucrezia Cere Caprotine Romolo Tutela Romani Brumalia Ro-niolo Parilia Komolo Pallante Kegifugio Servio Tarquini Larentalia Poinolo Anco Marzio Taruzio Venere Cloaciua Conso Giove Statore Venere Cloaciua Sabine Virginia Ninna Galli Foro Boario Caco Romolo Marzio Quanta Liciv Varr Tac Rispetto Marzio Tarquini Romolo Caprea Valerio Publicola Superbo Esquilino Tulio Ostilio Servio Tullio Tulio Paul Fest Fast Cos Tullio
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