Storia di Roma di Ettore Pais
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CAI». III. - I SETTE HE DI ROMA.
nel foggiare questa storia mostra ad es. il racconto degli avoltoi di Romolo e di Remo, della fossa della città saltata dal secondo, dei-lituo di Atto Navio. Infine vedemmo come anche le date della presa delle città nemiche e dei trionfi dei re vennero ricavate da quelle della ricorrenza annua di qualche festa romana. (l)
Ciò non deriva sempre dai più antichi scrittori greci, sebbene Timeo, notando ed interpretando la cerimonia romana del cavallo ucciso in onoro di Marte, avesse anche per questo lato mostrata la via. (') Buona parte di ciò venne escogitato da scrittori nazionali o sorse per effetto di culti forestieri che si sovrapponevano ai nazionali. I u sacra „ di Lavinio accolti nella " Regia „ fecero forse dimenticare gli dei Fenati del Velia, e quelli di Cenimi, ai quali come ai lavinati lamenti si accordò un particolare sacerdote, ebbero la loro parte nella leggenda della guerra contro i Ceninensi. Così i culti di Tuscolo e della siciliana Demeter dettero ansa a favoleggiare intorno alla storia dei primi tempi della repubblica. (s) E ad accrescere tale materia e motivi, contribuirono pure i popoli vicini, che per ragioni di commercio o in grazia delle vittorie romane venivano ad accrescere il numero dei plebei; primi quegli Etruschi che esercitavano l'aruspicina, che in età storiche abitavano il vico Tusco ed il Celio, e che fornirono l'occasione a fondere il loro Mastarna con il re Servio Tullio. Eruditi greci o semi-greci, come Ennio, devono aver gareggiato con gli scrittori romani; ma pur troppo noi non abbiamo sempre modo di ristabilire i diversi strati della formazione di questi racconti.
Un complesso di circostanze lascia però riconoscere che il periodo della formazione di tale storia cade verso la fine del IV secolo ed il principio del 111. Sul finire del IV secolo scrivevano Timeo e Callia, e verso questo stesso tempo sorgono molti dei templi, che hanno parte cospicua nella pseudo storia dell'età regia. Nel 295 a. C.
stieri ambedue, causa il nome od il prenome comune, furono scambiati fra loro anche per altri avvenimenti.
(') V. ad es. s. p. 237, ». 4; 24S. n. 3; 337. n. 1. (*) Ti*, apd Polyb. XII, 4, b. (®) V. al cap. sg.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (417/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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