Storia di Roma di Ettore Pais
m CAP. III. - I SETTE RE DI ROMA.
plebee. Plebeo è il nome dei Romponi, degli Ostili, dei Marci, dei Tulli, che si vantavano discendere dai re romani. (l) Nessuno di codesti nomi appartiene a gente patricia. Fatta eccezione per quelle famiglie, che al pari degli Inni, dei Marci, dei Tulli, vantavano un posticcio patriciato, di veri patrici vediamo assai di rado fatta menzione. Se ne parla è vero, dove si dice delle famiglie albano trasportate da Tulio Ostilio a Roma; ed in generale, sotto codesto re figurano i nomi degli Orazi, dei Curiazi, dei Valeri e dei Furi. (*) Ma gli antenati patrici di alcune di queste famiglie come quelli degli Orazi e dei Curiazi sono fantastici, ed imaginario è pure, come vedremo nel capitolo seguente, il capostipite dei Valeri. 1 nomi plebei hanno ad ogni modo una grande prevalenza; li riscontriamo in quelli degli stessi re, come a proposito di varie genti ricordate per il tempo di Numa e dei Tarquini. Da Numa, accanto ai patrici Eniili, pretendevano discendere i plebei Calpurni, Pomponì, Pinari.p) Sotto i Tarquini è fatta menzione degli Atili, dei Petroni, degli Autisti, dei Navi e degli Iuni. A costoro vanno aggiunti i Pinarì ed i Papiri, che facevano, è vero, pompa del patriciato. Ma quello dei Papiri, per lo meno, può essere revocato in dubbio.
Le ragioni per cui le genti plebee vengono così di frequente ricordate sotto gli ultimi re sono ancora in parte riconoscibili. È naturale che i plebei abbiano parte notevole sotto il Prisco e Servio, quei re che della propria potenza avrebbero cercato l'appoggio nelle genti minori di origine plebea. In quanto ai discendenti di Numa è chiaro che abbiano i vanti di famiglie plebee, che conseguito l'onore del pontificato, aspiravano ad assegnare una data più antica alla loro nobiltà. E certo che il pontificato fu conseguito dai Marci, (4)
(') Il carattere plebeo dei nomi dei re romani fu messo in evidenza anche % dallo Jordan, die Koenige itn alien Italica (Berlin, 18S7J, p. 15 sgg.
(•) Sn i Valeri ed i Furt v. Liv. I, 24, G. M. Valerio è uno dei feciali; Spurio Fusio il padre patrato.
(*) Plut. Nani. S, 21. Sugli Kmili v. ancora Plut. Paul. Aem. I, Paul. ep. Fest. p. 23 M; sui Calpurni v. Horat. ep. II, 3, 292 et Sch. ad l. Paul. ep. Fest. p. 47. Vaneg in J'ison, 15; Bauklon, monn. d. I. rép. rom. I, p. 303; sui Pompon», Iìahelon, op. cit. II, p. 359.
O Liv. X, 9.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (419/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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