Storia di Roma di Ettore Pais

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      400 CAI». III. - I SETTE HE DI ROMA.
      relative alla storia dell'età regia sorsero in età posteriore a quella a cui si riferivano le gesta delle famiglie patricie, che nel 3G7 a. C., per effetto delle leggi Licinie, accordarono, ai plebei secondo la tradizione piii diffusa, una delle due cariche di console e nel 800 a. C. i piìi alti sacerdozi. Tale risultato starebbe in armonia con quanto abbiamo notato rispetto alla data dei templi più antichi che figurano nella storia dei re. E che la storia dell'età regia sia stata compilata sul finire del IV secolo, avendo presente l'orizzonte politico di quel secolo medesimo, in cui Roma divenne signora dell'Etruria e successivamente del Lazio, dimostra ancora il fatto che in codesti cinquanta anni cadono le gesta degli illustri capitani patrici e plebei, il cui nome gentilizio ritroviamo nell'età dei re, vale a dire dei Marci, dei Papiri, degli Inni fra i plebei; dei Valeri Corvini, dei Fabi e degli Emili fra i patrici. Il fatto però, che accanto a codesti nomi non figurano quelli di altri capitani illustri patrici del IV secolo, come quello dei Furi, dei Manli, dei Sulpici ovvero quello dei plebei Meni, Plauzi e Publili non si spiega soltanto con il carattere plebeo di buona parte della storiografia relativa all'età regia. Conviene aggiungere che accanto alle gesta illustri occorreva l'abilità ed il successo della produzione letteraria e della falsificazione. Senza dubbio con il nome dell'annalista Calpurnio si collega buona parte della fortuna che ebbe la genealogia di codesta gente plebea, allorché affermava discendere da Numa, ed un abile falsario dei Papiri dette cotanto lustro al nome dei suoi. Che se i Marcì riuscirono a farsi credere i nepoti del re Anco Marcio ciò non va, forse, del tutto disgiunto dal rispetto che circondava la memoria e i carmi dei vati Marci. (')
      Memorie domestiche e pubblici ricordi compilati da pontefici, tenuti in particolar conto dagli annalisti dell'età posteriore, non bastano nemmeno a spiegare il carattere della storia dei re, dove accanto a lunghi particolari, a pretesa esattezza cronologica ed a situazioni, che rivelano o il cattivo gusto letterario o la erudizione di età posteriore, si ammira spesso anche un movimento drammatico.
      (') Cic. de divin. I, 40, S9; 50, 115, II, 55, 113.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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