Storia di Roma di Ettore Pais

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      mCAP. III. - I SETTE RE DI ROMA.
      tatisti della costituzione nazionale, che le gesta dei re raccontavano con fini politici e morali.
      Gli uomini di stato romano, che attendevano alla compilazione degli annali, non meno che alla trattazione del diritto cercavano naturalmente di legalizzare le varie forme giuridiche di età posteriore. Perciò con l'interregno di Numa venne collegato il principio della " patroni auctoritas, „ non meno del principio della sovranità popolare. Romolo e Remo, come Romolo e Tazio, erano stati i fondatori del governo collegiale dei due magistrati; Servio aveva addirittura pensato a creare il governo consolare. All'età regia si attribuiva l'istituzione della provocazione od appello al popolo, dei giudici non meno che delle istituzioni fondamentali dello stato, come le curie, le tribù e così via di seguito. Allora si sarebbero pubblicate le leggi e si sarebbero creati i questori, mentre altre tradizioni ciò riferivano ai primi decenni della repubblica. (') Quali tendenze di partito, quali necessità di legalizzare le riforme della costituzione abbiano ciò causato c favorito, noi non possiamo più precisare in ogni singolo caso. Ma tale tendenza, nelle linee generali, si manifesta costantemente, e non v'è dubbio che sotto questo lato gli storici e i trattatisti patrici e plebei del IV e del III secolo non furono attivi meno di Licinio Macro e di quei contemporanei di Cesare che di costui trovavano un predecessore in Servio Tullio, e che a favore di lui falsificavano i libri sibillini, come già si era fatto nel secolo III.
      I sacerdoti, gli annalisti romani cercano esempi da porgere come modello alle nuove generazioni. Sotto questa preoccupazione il racconto si modifica e si trasforma; i miti religiosi e topografici, fonte inesauribile di materia, che viene innalzata-al grado di storia, vengono raccontati con il fine di porgere grandi e nobili esempi di disciplina, di amor patrio e di valore. Il mito degli Orazi e dei Curiazì, da simbolo del culto delle aste, dal primitivo significato passa a dimostrare come l'amore della patria vada al di sopra di
      (') Tac. ann. XI, 22 (al tempo dei re); cfr. invece Liv. II, 41, 11, IV, 4, 3. Plut. Popi. 12.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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