Storia di Roma di Ettore Pais
•140 CAP. IV. - DALLA CACCIATA DEI HE ETC.
gione di Tarquinio. (') In favore di lui si sarebbe mosso La ite Porseli na, il potente re di Chiusi, e, secondo taluni, sin d'allora agli Etruschi si sarebbero aggiunti Ottavio Mamilio Tusculano, il genero del Superbo, ed i Latini di Cameriae di Antenme. (•) I patrici, atterriti dalla gravità del pericolo, cercarono con provvedimenti popolari di gratificarsi la plebe, esonerandola dai tributi, rendendo libera la vendita del sale, facendo incetta di grano dalle città dell'agro pomptino e da Cnma. (*) Larte Porsenna, impadronitosi rapidamente del Giaiiicolo, sarebbe penetrato in Roma, se Orazio, soprannominato poi il Coclite, posto a custodia dell'unico ponte che congiungeva la Città alla ripa destra del Tevere, non avesse tenuto testa a tutto l'esercito etrusco, mentre i suoi compagni Spurio Larcio e Tito Erminio tagliavano il ponte. La versione più antica diceva che il Coclite lasciò la vita nelle acque del Tevere, (4) le piìi recenti affermano invece che divenne zoppo, e porgono vari particolari intorno ai doni con i quali i generosi concittadini ne premiarono il valore; fra questi precipui furono un terreno e una statua posta nel Comizio, (*) I nemici, intanto, posto l'assedio alla Città, che cominciava a patire per mancanza di vettovaglie, fecero anche una scaramuccia sulla riva sinistra del Tevere, fra le porte Nevia e Collina, (c) ed i Romani si vantavano di avere quivi otte-
(') Secondo la cronologia di Dionisio fra il primo consolato di M. Valerio e M. Orazio Pulvillo e quello di Spurio Larcio e Tito Erminio v*è il consolato di P. Valerio e di T. Lucrezio, quindi quello di P. Valerio, console la terza volta, e di M. Orazio Pulvillo, console la seconda, V, 21; 36. Livio, II, 8, 9; 9 init.. salta quest'ultimo paio di consoli. Dal Mommsen ad CIL. I, 2, p. 99, si suppone che la menzione di costoro cadde * ex libris Livianis antiquissimo tempore „; cfr. il mio elenco dei consoli.
(*) Ciò è riferito da Dionisio, V, 21, ma pare duplicazione, quanto questo autore pone nel 503, cfr. V, 40.
(J) Tale incetta, secondo Dionisio, V, 26, ò fatta nel corso della guerra. A far provvista di grano vanno Larcio ed Erminio. Sui tributi v. s. p. 414, n. 4.
(4) Polyb. VI, 55.
(4) Liv. II, 10. Dion. Hal. V, 24, 12, Plut. Popi. 16. Della statua nel Comizio già parlavano gli " annales maximi .. apd Gell. SA. IV. 5.
(*) Questa scaramuccia è raccontata da Livio II, 11, e ad essa accenna Plutarco, Popi. 17, che non dipende da lui, come provano anche altri passi di
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (439/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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