Storia di Roma di Ettore Pais
MUCIO SCEVOLA. CLELIA.
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nato un lieve successo. Ma perdurando l'assedio e premendo la fame, C. Mucio Sccvola avrebbe concepito l'ardito pensiero di uccidere il re nemico. Gli storici antichi raccontavano come Por-senna restasse maravigliato dell'ardire di Mucio, che sull'ara ardente, senza mostrar dolore, avrebbe steso la destra, e rimanesse atterrito all'udire che trecento giovani avevano giurato uno dopo l'altro di ritentare l'impresa di lui. (') Deliberò quindi far pace con un popolo così valoroso; solo pretese si restituissero i sette pagi dei Veienti e come garanzia della pace volle un certo numero di ostaggi, fra cui la giovane Clelia e Valeria, figlia di Valerio Publicola. Gli antichi disputavano se la sola Clelia od anche le compagne avessero ripassato il Tevere sul dorso dei cavalli, ovvero se la statua che anticamente si vedeva sulla sommità della Sacra Via, nel vestibolo della reggia del Superbo, presso la porta Mu-
questa vita, dacché sa di 5 mila Etruschi uccisi, dato che manca intieramente allo storico latino. Dionisio, V, 26, accenna vagamente a razzie degli Etruschi sull'agro romano, ma non parla della battaglia. Ma è degno di nota che egli parli invece minutamente della prima battaglia di Porsenna con i Romani V, 22 e che in tale occasione accanto ai consoli nomini i duci T. Erminio, Sp. Larcio, T. Lucrezio, M. Valerio, che figurano invece nella scaramuccia raccontata da Livio. Tenendo conto anche del fatto che Erminio e Larcio vengono da Dionisio, V, 26, inviati a cercare grano fra i Volsci del campo pomptino ed a Guma, mentre stando a Livio, II, 9, a ciò si provvede prima dell'arrivo di Por-senna, pare legittimo il sospetto che la prima battaglia perduta dai Romani sia la medesima scaramuccia nella quale costoro sarebbero stati vincitori, e che questo combattimento sia stato spostato anche cronologicamente. Nel racconto della battaglia Dionisio enumera fra i nemici Sesto Tarquinio, opposto ad Erminio, che sta alla testa della gioveutii di Gabi. Livio, I, 60, 2, dice invece che Sesto era già stato ucciso dai Gabini; tuttavia, ove discorre della scaramuccia, dice che Erminio stava appostato con i suoi sulla via Cabina. Tutto ciò può porgere materia di considerazioni e riuscire molto istruttivo per chi crede storici questi racconti.
(l) C. Mucio si sarebbe detto Cordo di cognome, Dion. Hal. V, 25; Atk-nodoro, il maestro di Ottaviano apd Plut. Popi. 17 extr. lo chiamava Postumo, ma Plutarco osserva come facesse eccezione al resto degli scrittori, che lo dicevano Muzio Scevola. È notevole però che. a confessione dello stesso Plutarco, ih., l'impresa di Mucio era raccontata G~ò noX/.wv xai S-.a^óptos. La più antica menzione a noi pervenuta circa il proposito di Scevola di uccider Por-senna è dell'annalista Cassio Emina apd Non. p. 267, fr. 16 P. s. v. censore.
Pais, Storia di /toma. Voi. I. 27
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (440/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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