Storia di Roma di Ettore Pais
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CAP. IV. - DALLA CACCIATA DEI HE ETC.
Romani; canti di guerra rammemoravano le sue gesta, ed il tempio dedicato dalle matrone alla Fortuna Muliebre, a quattro miglia dalla Città sulla via latina, era testimone della pace procurata ai Romani dalle lorc donne. (l)
I Volsci ritentarono, ma vanamente, di lottare con i Romani i quali combattevano inoltre contro gli Ernici, con i quali Spurio Cassio, il console del 480 a. C., conchiuse un " foedus „ simile a quello che nel 403 aveva fatto con i Latini. (2) Spurio Cassio era uomo di larghe vedute, secondo che gli annalisti ci dicono. Delle due parti del territorio ernico, tolto ai nuovi alleati, Cassio aveva intenzione di cederne una ai Latini, l'altra alla plebe romana; voleva anzi che questa venisse messa in possesso del territorio demaniale illegalmente occupato dai patrici. Rappresentante delle ire patricie, che si opponevano a che avesse attuazione il disegno di codesta legge agraria, era l'altro console Proculo Verginio. Questi sarebbe giunto sino alla concessione dell'agro pubblico ai cittadini ma non ammetteva che i forestieri fruissero di tal beneficio. E poiché con queste concessioni patricie a beneficio esclusivo della plebe romana e a danno degli alleati si rendevano meno grate le buone disposizioni di Cassio, costui decise di aggiungere alle precedenti la proposta di restituire alla plebe il denaro già ricavato dalla vendita del grano
(') Liv. II, 40, parla solo del tempio della via Latina. Dionisio, Vili, 65 sq. porge varie notizie di questo tempio, del quale prima sacerdotessa sarebbe stata quella Valeria, che aveva spinto le matrone a recarsi da Coriolano, e racconta il miracolo della statua che due volte parlò, notizia cui presta fede e che dice essere contenuta negli scritti o cronache pontificie (ai "ù»v 'sp^xvxwv ypacpaf) ossia gli annali massimi v. s. p. 30, n. 3. Plutarco, Coriol. 37 sq. cfr. de Fort. Rom. 5, 10, sebbeno in questa biografia dipenda quasi interamente da Dionisio, coglie almeno l'occasione di fare a proposito del miracolo considerazioni sensate. Ma mentre Dionisio, Vili, 6*2, dice che Coriolano venne onorato dai Volsci dai Romani e dalle donne loro, e che le gesta di lui aSìXJtt -/.a: 0,xv8txac rtpòj: ttàvxwv eò3c£t]; zai &xx'.og àvrjp, Plutarco, l. c., afferma che i Romani non mostrarono segno alcuno di odio e di stima, ma che permisero alle donne di onorarlo con il lutto di dieci mesi. Del tempio della Fortuna Muliebre fanno inoltre menzione Val. Max. I, 8, 4, V, 2, 1, Fesi\ p. 242 M. s. Pudicitiae signum. Tertull. de monoy. 17. Serv. ad Aen. IV, 19.
O Liv. II, 40 sq. Dion. Hal. VII, 63 sq.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (455/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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