Storia di Roma di Ettore Pais

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      CAP. IV. - DALLA CACCIATA DEI HE ETC.
      per circa un ventennio, guerre continuo contro gli Equi ed i Volsci, ed all'interno le fiere sedizioni che conducono alla creazione dei decemviri. (*) Gli stessi avvenimenti sono piìi volte ripetuti, e basterà accennare ai più importanti. Nel 469 a. C. viene presa Cenone, il porto di Anzio, ciò che presuppone un attacco anche per via di mare, intorno al quale Livio tace. Dionisio più esteso, qui come sempre, sebbene non riferisca il nome della città conquistata, parla di ventidue navi degli Anziati prese dai Romani. (*) Costoro nell'anno successivo, avendo a consoli un Fabio, il superstite della sua gente perita al fiume Cremerà, ed un Servilio, si impadroniscono della stessa Anzio, che viene fatta colonia romana. (3) Ma non volendo i plebei accettare ciò che ad essi era offerto come beneficio e soluzione della questione agraria, ossia di divenire coloni della città vinta, fu necessario inscrivere fra questi dei Volsci (4G7 a. C.) Gli Equi molestano l'agro romano negli anni successivi, non ostante la pace chiesta ed ottenuta dal console Fabio, e si combatte sull'Algido; ma abituati a guerriglie di briganti sanno sfuggire all'esercito consolare e si presentano minacciosi, sebbene indarno, alle porte di Roma. Degli Equi sono sempre alleati più o meno palesi i Volsci; li aiutano segretamente gli Anziati, apertamente gli Ecce-trani; ma i segreti accordi sono rivelati dagli alleati Ernici, che al pari dei Latini gareggiano Dell'avvertire i Romani del pericolo che corrono da parte dei comuni nemici, poiché costituiscono insieme agli ultimi due delle tre parti dell'esercito romano. Nel 464 a. C. il console Spurio Furio combatte poco felicemente contro gli Equi, che lo assediano negli accampamenti, ed ò salvato dal proconsole T. Quinzio, che giunge con i soccorsi accordati secondo il " foedus „ dai Latini e dagli Ernici. La battaglia fu feroce, in essa morirono molti nemici, dei quali gli annalisti posteriori, come l'Anziate, sapevano precisare il numero. (4) Nel 463 gli Equi ed i Volsci, ap-
      (') Liv. II, 59 — III, 32. Dion. Hal. IX, 55 — X, 55. O Liv. II, G3. Dion. Hal. IX, 56.
      (3) Liv. Ili, 1. Dion. Hal. IX, 59. Ambedue hanno per triumviri T. Quinzio, A. Verginio, P. Furio.
      (4) Liv. Ili, 5, 12: * difficile ad lidem est in tam antiqua re, quot pugnaverint


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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