Storia di Roma di Ettore Pais

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      LE GUERRE CONTRO GLI EQUI ED I VOLSCI.
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      lega di C. Claudio L. Cincinnato, bell'esempio di rettitudine costituzionale, ma tenace nell'opporsi alle pretese dei tribuni. Cincinnato inaugura il suo ufficio con il richiamare tutto il popolo a'suoi doveri, gì' impone di comparire armato agli ordini del magistrato e minaccia la plebe di creare un dittatore. (l)
      Nel 459 gli Emici ed i Latini informano i Romani intorno a ciò che avevano fatto già sapere due anni innanzi, ossia che gli Equi ed i Volsci preparano guerra, e che la stessa colonia di Anzio è infedele. Gli annali più antichi raccontavano come il console Fabio mosso alla volta di quella città ne avesse cacciato i Volsci, che vi si erano dappresso accampati; i più recenti, con cui si accordano i fasti trionfali, dicevano invece che Anzio si sarebbe ribellata e che la città era stata ripresa dal collega di lui C. Cornelio. (*) Mentre i Volsci fuggivano da Anzio, gli Equi assalivano daccapo Tuscolo, che questa volta prendevano e depredavano. 11 console Fabio corse in aiuto degli alleati, e gli Equi dopo una guerra combattuta intorno a Tusculo per alcuni mesi, come dicevano alcuni, furono vinti; altri invece narravano che al primo apparire dei Romani gli Equi abbandonarono Tusculo. Quelli che riferivano la prima tradizione, asserivano che gli Equi erano stati fatti passare sotto il giogo e che il console Fabio, dopo aver raggiunti i fuggiaschi, aveva loro dato una nuova sconfitta sull'Algido. Gli Equi si videro obbligati a chieder pace e l'ottennero; (3) tuttavia l'anno seguente mancando
      (') Liv. Ili, 19. Dion. Hal. X, 18. Secondo Livio le elezioni si fanno in Dicembre, mentre pochi anni prima dichiara che il consolalo cominciava alle ca-lende Sestili, III, 6, 1, cfr. Dion. Hal. IX, 67. Sulla ragione di ciò discorro nel mio elenco delle variazioni dell'anno civile. Da Livio, III, 20, è detto clic L. Quinzio Cincinnato ordinò al popolo di trovarsi armato al lago lìegillo.
      (*) Liv. Ili, 22; 23, 7: * eodem anno descisse Antiates apud plerosque auc-tores invenio; L. Cornelium consulem id bellum gessisse oppidumqne cepisse certuni adfirmare, quia nulla apud vetustiores scriptores eius rei mentio est, non ausim Cfr. Act. Triuntph. Cttp. ad a. 295 a. u. c. = 459 a. C. CIL. I*, p. 44. Anche Dionisio, X, 21, parla senza esitazione della presa di Anzio fatta da Cornelio.
      (J) Le due versioni sono riferite da Dionisio, X, 21; Livio, III, 23, 4, dice invece " aliquot menses Tusculi bellatum „. Ma poiché narra che i viuti turo no fatti passare sotto il giogo e che costoro vennero raggiunti da Fabio sull'Algido, dubito che la sua narrazione non presupponga la versione che gli Equi faceva


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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