Storia di Roma di Ettore Pais
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CAP. IV. - DALLA CACCIATA DEI HE ETC.
nelio, o si delibera di inviare contro i Sabini i decemviri Kabuleio e Petelio; a tener testa agli Equi sono scelti i colleglli Cornelio, Minncio, Antonio, Dnillio e Sergio; Sp. Oppio ed Appio Claudio restano a custodire ed a governare la Città. La fortuna delle armi non arride però ai decemviri, i Sabini vincono ad Ereto, e gli Equi cacciati i Romani dagli accampamenti li costringono a cercare rifugio a Tuscolo. La disfatta ed il timore dei nemici fanno tacere per un momento le ire domestiche. Ma i decemviri anche in questa occasione rivelano la malvagità loro. (x)
Uno dei più valorosi veterani, una delle più salde speranze dell'esercito era L. Siccio. Ma poiché egli parlava liberamente e fra i commilitoni osava ricordare i diritti popolari e biasimare i tiranni, questi lo fanno uccidere a tradimento in una spedizione contro i Sabini. Invano però i decemviri sperano che i compagni lo credano spento per opera dei nemici, attirano anzi su di se l'odio dell'esercito. (¦) Intanto Appio Claudio, innamoratosi di una bella popolana figlia del veterano L. Verginio, che era promessa sposa a Icilio, al celebre autore della legge sull'Aventino, dopo aver vanamente ricorso alle basse arti della corruzione, cerca farla sua per mezzo di un'insidia. (3) C. Claudio, un suo cliente da lui subornato, afferma che Virginia era una schiava nata in casa sua eppoi rapita e portata in quella di Virginio; chiede quindi gli venga restituita. Appio che è giudice gli dà ragione ed a stento P. Numitore, l'avolo materno della fanciulla, ed Icilio, il fidanzato, ottengono che la sentenza non venga eseguita prima che si odano le ragioni del padre e che la donzella non venga subito consegnata aC. Claudio. Appio finge di accondiscendere, ina intanto scrive ai suoi colleghi che trattengano Verginio. Questi però avvertito a tempo, elude la doppiezza del de-
ll confronto fra i due autori mostra all'evidenza la connine derivazione delle notizie, e ciò riesce istruttivo per poter giudicare rettamente intorno ad altre simili concordanze fra i due scrittori.
(') Liv. Ili, 41 sq. Dion. Hal. XI, 43 sqq.
C-) Liv. 111,42. Dion. Hal. XI, 25-27. Zonar. VII, 18, (cfr. Cass. Dio, fi. 23, 3, p. G4 Boiss.
(3) Liv. Ili, 48, 5 Dion. Hal. XI, 37.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (473/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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