Storia di Roma di Ettore Pais

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      CAP. IV. - DALLA CACCIATA DEI HE ETC.
      avuto origino dai compagni del figlio di Porsenna; altre versioni ci insegnano come il nome di tale via fosse anche spiegato per mezzo degli Etruschi giunti a Roma con Mastarna, i quali dal Celio sarebbero stati poi trasferiti in codesta parte più bassa della Città. (') D'altro canto è evidente che il nome della via non va disgiunto dal fatto che essa conduceva all'isola Tiberina ed al Gianicolo, vale a dire, al territorio etrusco. Perciò essa fu detta: " Etnisca, „ allo stesso modo che le porte conducenti a Nomento, a Ardea ed a Capua, venivano chiamate Nomentana, Capena ed Ardeatina, e si capisce ancora, come nella regione dove era il vico Tusco in ogni tempo si siali fermati, prima che altrove, quegli Etruschi, che per ragione di commercio, venivano dalla sponda destra del Tevere, e perchè, quasi sul principio di essa, e del Foro, fosse posta la statua dell'etrusco dio Vortunmo.
      Non è poi necessario spendere molte parole per dimostrare il nessun valore storico delle gesta attribuite ad Orazio, a Mucio ed a Clelia. Le notizie che ci sono pervenute intorno ad Orazio Coclite ci mettono in grado di comprendere il carattere mitologico di questa figura. () E certo che il nome di Coclite risponde a quello di Ciclope; e sappiamo che Ennio, il quale doveva narrare anche tale storia, chiamava Coeliti i Ciclopi. (3) Questo appellativo era causato secondo alcuni dall'aver Orazio perduto un occhio ili guerra; secondo altri in causa della particolare formazione delle ciglia di lui; inoltre si
      (') Vakk. «/. /. L., V, 46; cfr. Prop. V, 2, 49 sqq., che lo riconnette con gli Etruschi del tempo di Romolo e Tito Tazio.
      (2) Rispetto ad Orazio Coclite, a Clelia ed a Mucio Scevola non faccio che riassumere brevemente dimostrazioni che ho date in una memoria che fa parte del volume di complemento al presente.
      (3) Enn. apd Fest. p. 178 s. v. occasus interitus vel Solis, cnm decidit a superis infra terras: quo vocabulo Ennius prò occasione est usus in lib. II: hic occasus datus est at Oratius inclutus saltu „. Questi frammento, tenendo conto dell'indicazione del libro, si suole però riferire al duello degli Orazi e Curiazi. Non sappiamo ad ogni modo se Ennio facesse perire Orazio Coclite nel Tevere, come narrava la fonte di Polibio, VI, 55. Intorno a u Cocles „ rispondente a Ciclope v. Ehm. apd Varr. VII, 71: * decem Coclites quas moutibus summis , Ripeis fodere


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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