Storia di Roma di Ettore Pais
il console orazio e il tempio di giove capitolino.
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Vedremo in altra parte di quest'opera quali argomenti di carattere cronologico, raccomandino l'opinione che il Coclite non sia che una sola persona con il console M. Orazio. (') Qui notiamo come anche codesto preteso console del primo anno della repubblica sia ipotetico al pari dei vari altri personaggi dei quali è pur detto in quell'anno che coprirono tal carica. È infatti degno di nota che allo stesso modo che Orazio Coclite è la trasformazione di un dio in un uomo, ossia è Vulcano, il console M. Orazio è colui, che secondo la ferma e costante tradizione romana, dedica il tempio di Giove Capitolino. Questa notizia era così diffusa, che non osarono impugnarla i Valeri, i quali cercavano tutte le occasioni per attribuire ad avi immaginari le gesta, da tradizioni più vetuste attribuite ad altre cospicue schiatte. Considerazioni di carattere cronologico mostrano falsa la data assegnata alla consacrazione di questo tempio, ed è certo che quest'ultima si volle artificiosamente fare coincidere con il primo anno della libertà repubblicana. (-) Dall'altro canto abbiamo di già avuto occasione di rilevare come il più antico tempio sul colle Tarpeio non fosse sacro a Giove Ottimo Massimo e alla Triade Capitolina, bensì al dio primordiale adorato con il duplice nome di Vulcano-Summano. (3) Alla stessa maniera che ad Arione furono riferite le sacre leggende di Nettuno, ad Orazio Coclite vennero attribuite quelle di Vulcano; ossia Giove-Vulcano, venne trasformato tanto nel Coclite onorato nel Volcanale quanto nel console che gli avrebbe dedicato il tempio. 11 console Orazio al dio Vulcano sta nel medesimo rapporto di Vulca, l'artefice che al tempo dei Tarquini avrebbe fatto la statua di Giove. Alla stessa guisa a Delfo si narrava che Efesto avesse a sè stesso fatto un tempio, (4) e per effetto di analoghi procedimenti altre divinità diventarono uomini. Così non è che Alcide, ossia Ercole quell'Alcuno sibarita che indossava il celebre peplo; (°) Aidoneus il dio dell'Ade
(') V. particolarmente il mio esame dei Fasti consolari.
(*) Su ciò rimando al mio elenco dei consoli.
(3) V. s. p. 371.
(') Paus. X, 5, 12.
O V. ad es. àkl. VH. II, 32.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (498/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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