Storia di Roma di Ettore Pais
48SCAP. IV. - DAL Fi A CACCIATA DEI UE ETC.
clic questo "arac Muciae „ abbiano favorito il motivo di C. Muoio elio stendo la mano sull'altare ardente. (') Rinunciamo, causa la scarsezza di dati sicuri, ad un ulteriore interpretazione del mito; osserviamo nondimeno che ragioni non del tutto trascurabili lasciano supporre clic il nome Mucius stesse a Roma in qualche rapporto con quello del dio della Fede. Certo la leggenda del tribuno C. Mucio, che brucia i compagni fedifraghi, mostra il diretto rapporto fra il nome di costui ed il culto di tal dio. E poiché noi sappiamo che alla Fede si sacrificava tenendo involta la mano destra, (*) siamo spinti a domandarci se per caso non vi siano ulteriori punti di contatto fra il mitico Mucio Scevola ed il dio della Fede romana. Il tratto dell'uccisione a tradimento di Muzio Scevola pare derivi dalla interpretazione del cognome di Scaevola. (') Non va taciuto che la mano stesa sull'ara suggerisce Y ipotesi che la leggenda di Muzio in origine Scevola fosse stata piuttosto concepita come uno di quei giudizi di dio, ossia di quelle u ordalie „ che sono ricordate nell'antichità non meno che nel medio evo. (&) Pur evitando di spingersi oltre in un campo, che, causa la perdita delle tradizioni parallele.
(l) Così la leggenda di P. Mucio pare connettersi con nn dato topografico, v. Fkst. p. 174 s. v. [Xovem trib.]
(*) Senza voler formulare alcun giudizio su ciò, va rilevato che Varrone. <1. I. L. V, 52, ove riporta alcuni passi dell'antico documento circa la processione degli Argei ricorda uno accanto all'altro il " Collis Quirinalis , e l'"aedem Qui ri n i, . il tt Collis Salutaris , e I" aedein Salutis, „ il u Collis Mucialis „ accanto all' * aedem dei l'idei „. Il " Collis Mucialis „ era dovesi trovava il tempio di Senio Sanctus, ossia Dius Fidius.
O Liv. I, 21. Horat. carni. I, 35, 21. Skrv. ad Acn. I, 292.
(4) Ad es. Liv. II, 13, 1: " M nei ti in dimissum, cui postea Scaevolae a clade dextrae maniis coguoinen iiiditum „. a Scaevola „ come apprendiamo da Varrone. d. I. !.. VII, 97, si diceva un amuleto di forma oscena che si metteva come preservativo al collo dei fanciulli. Però anche il nome di questo amuleto, che come osservava di già Varrone era sospeso " bonae scaevae causa, „ parrebbe significare sinistro, ossia segno buono.
(5) Anche la storia di Pompeio inviato come ambasciatore al fedifrago re Genzio, il quale novello Scevola si fa ardere un dito, Val. Max. Ili, 3, 2, richiama il concetto dell'ordalia; ed a questo medesimo concetto riconduce quanto dice Marziale, VI, 19; Vili, 30; X, 25, ove ricorda un fatto analogo dei suoi tempi.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (511/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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