Storia di Roma di Ettore Pais
48Scap. iv. - dal Fi a cacciata dei ue etc.
vata del peso dei tributi, clic vengono addossati ai patrici, è in fondo l'anticipazione di una misura presa al tempo di Annibale dietro proposta di M. Valerio Levino. (') Ove si narra dei funerali del Poblicola fatti a spese pubbliche, non si fa che ripetere un fatto che ò raccontato anche a proposito del consolo Valerio caduto nel 400 a. C. (') Valerio Poblicola è in fine la duplicazione dello stesso Romolo, dove si parla del numero sterminato di nemici da lui uccisi presso Fideno ; (3) e questo ultimo punto di confronto non ò isolato. Altre notizie mostrano infatti come sul nostro eroe si siano accumulate varie notizie anteriormente riferite a proposito dei re. Alcuni autori parlavano, è vero, di una casa sul Palatino assegnata a M. Valerio fratello del Poblicola, in grazia della vittoria sui Sabini; ma altre notizie ci fanno sapore che P. Valerio Poblicola abitava sulla vetta del colle Velia, proprio là dove si diceva fosse stata la reggia del re Tulio Ostilio; e che Valerio l'avrebbe poi trasferita dove più tardi era il tempio di Vica Pota, ossia della Vittoria. (4) D'altro canto, come abbiamo già veduto, la statua di Valeria, sorella del Poblicola, era da taluni indicata nell'atrio della reggia di Tarquinio il Superbo. Quest'ultima indicazione accanto alla precedente ci fa chiaramente capire perchè la
(') Liv. XXXVI, 36 ad a. 210 a. C. n Liv. 111. 18, 11.
diun. Hal. V, 42; dei nemici morirono 14500; ne furono fatti prigionieri 4200. Plutarco, Popi. 23, riferendo questo fatto, ricorda la tradizione più antica e più favolosa ove dice che, secondo alcuni, tutti i Sabini presso Fidene sarebbero stati uccisi dal solo Publicola. Si confronti Plutarco, Rom. 25, ove narra che, secondo alcuni, dei 14 mila caduti a Fidene, la metà avrebbe tra-titto Romolo in persona.
(*) Ciò. d. r. p. II, 31, 58: u P. Valerius----et aedis stias detulit sub Veliam,
postea quam; quod in excelsiore loco Veliae coepissct aedificare, eo ipso, ubi rex Tulius habitaverat cet.„; cfr. de leg. Il, 2S; de humsp. resp. 8, 16. Sulle case dei Valeri v. anche Liv. Il, 7, 6. Dion. Hal. V, 19. Ascosi, in Pisonian, 52, p. 52 K, che parla anche della casa sul Palatino accordata a M. Valerio, Plut. Popi. 13; 23; q. Rom. 79. La tradizione distingue le due case dei Valeri come il Poblicola dal fratello Marco. In tutto ciò è chiara la tendenza posteriore a duplicare gesta originariamente attribuite ad un solo personaggio, tendenza favorita anche dalla storiografìa pubblica per ragioni cronologiche.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (513/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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