Storia di Roma di Ettore Pais
il culto di marte e la leggenda di coriolano.
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e della guerra. Marte era detto Vetnrio nei libri dei Sali, e la moglie di questo dio era ivi detta Volumnia. (l) Mamers Veturio, ossia il vecchio Marte, era ogni anno cacciato dalla Città, (?) e la circostanza che il giorno sacro al tempio della Fortuna Muliebre posto sulla via Latina (0 Luglio) è collegato con le feste del Poplifugio e delle Xone Caprotine (5, 7 Luglio), prova che abbiamo davanti a noi una leggenda di sacrestia innalzata all'onore di storia. (3) Marcio Coriolano venne onorato dalle matrone, che per lui presero il lutto di un anno, come lo avevano già preso per lunio Bruto, l'eroe collegato con Giunone, e per Valerio Publicola, vale a dire per il dio della Vittoria. (*) Marcio Coriolano era cantato non solo fra i Latini, ma anche fra i Volsci, perchè fra costoro, come fra i Latini, si celebravano con sacre canzoni le gesta del dio dell'anno apportatore di vittoria, p) II carattere sacro della leggenda appare manifesto dal racconto della dedica del tempio della Fortuna Muliebre, che le matrone avrebbero eretto in seguito alla partenza di Coriolano; (c) e dal complesso della leggenda appare manifesto che essa fu origi-
(1) Su Mainurius Veturius ed i canti dei Sali v. Varr. d. I. L. VI, 49. Plut. Sion. 13. Su Giunone detta Lucia Volumnia v. Varr. d. I. Ij. IX, 61. I vari codici danno: Volumina. Volumna, v. Canti. Sai. rei. ed Maurenbrecher fr. 5. negli Jahrb. f. class. Phil. Suppl. Bd. XXI, p. 336.
(?) Lyd. de mens. HI, 29. Serv. ad Aen. VII, 188; cfr. Usener nel rhein. Mas. XXX HS75), p. 209 sgg.
(*) Rimando per questo punto alla mia speciale ricerca sulla leggenda di Coriolano.
Sul lutto di un anno da parte delle matrone romane per onorare Coriolano v. Dion. Hal. Vili, 62. Plut. Coriol. 39, 9; (cfr. Liv. II, 40, 11) sul simile onore concesso a Bruto quale * parens P delle matrone v. Liv. II. 74. Dion. Hal. V, 4S; cfr. Lyd. d. mens. IV, 24; su quello accordato al Publicola v. Dion. IIal. V, 48; cfr. Plut. Popi. 23, 4.
(*) Dionisio, Vili, 62, dopo aver detto che i Volsci al pari dei Romani onoravano ancora al suo tempo Coriolano (sv éyouzv/) aggiunge che non ostante che fossero passati circa 500 anni questi «3sxxi y.ai ujivslxa: npòj r.àvxcov tl>g y.a: Zlv.aio; àvyjp.
(•) Non ò inopportuno ricordare che questo elemento figurava di già negli Annali .Massimi. Dion. Hal. Vili, 56 cfr. s. p. 30, n. 3. Il significato del tempio della Fortuna Muliebre fa pensare a quello dei templi di Bellona, di Marte, di 'fatano, ossia delle altre divinità belliche adorate fuori delle porte della Città. In quanto alla Fortuna, dea della guerra, si pensi anche al noto tempio sull'Algido.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (524/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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