Storia di Roma di Ettore Pais

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      48Scap. iv. - dal Fi a cacciata dei ue etc.
      nanamente inspirata da una di quelle sacre pompe e cerimonie clic si compievano ogni anno in occasiono del culto di Marte. La madre di Coriolano " Veturia „ ossia " la vecchia, „ non pare sia diversa da quella vecchia, che sotto il nome di Anna Perenna figurava nella festa di Marte (agli Idi di Marzo), e che cercava sostituirsi alla giovane amante del dio, la quale nella leggenda di Coriolano e nei carmi sali ari era appunto detta Volumnia, per ragioni analoghe a quelle per cui il dio etrusco deiranno era chiamato Vortumno. (') Il mito di Anna Perenna penetrò anche esso nella pseudo storia romana. La leggenda di lei venne innestata su quella di Enea, (?) ed anche sul racconto della prima secessione, a cui cronologicamente e sostanzialmente appartiene anche il mito di Coriolano. Ma mentre il racconto di Anna Perenna di Boville, che al tempo della prima secessione avrebbe distribuito il pane alla plebe, (3) scomparve dalle redazioni più diffuse della storia del tribunato, o, per meglio dire, rimase solo vivo come sacra leggenda, quello di Marcio Coriolano, ossia del Marte di Corioli, che con lei era strettamente collegato grazie ad un artista di genio, divenne la più bella e la più popolare leggenda che santifichi il sublime amore della patria e della famiglia.
      Non tutti i particolari della nostra leggenda derivano del resto dai sacri carmi e dalle pie cerimonie relative al culto di Marte e della Fortuna. Ai vecchi clementi altri poi se ne aggiunsero per effetto di tendenze politiche e di ulteriori elaborazioni letterarie. Alcuni tratti ricompaiono nel mito di Cluilio, il duce albano che avrebbe dato il nomo alle fosse Cluilie, ed in quello delle Sabine,
      (') Sulla festa di Anna Perenna v. Lyd. de mens. IV, 36. Macrob. I. 12, 6, e di calendari apd CIL. P, p. 311 ma particolarmente Ovidio,/as/. Ili, v. 523 sqq. soprattutto v. 675 sqq., dove anziché di Lucia Volumnia come nei canti Saliari si parla dell'amore che Marte sente per Minerva e dell'inganno di Anna Perenna che si sostituisce per scherzo alla giovane dea. Ma questa Minerva anziché Pal-lade Atena è una di quelle divinità italiche dette ora Here Martea, ora Nere, ora Volumnia, cfr. Preller-Jordan, roem. Mythologie, I, p. 342 sgg.
      (•) V. s. p. 174, n. 2.
      (') V. Ovid. fast. Ili, v. 661 sqq., il quale spiega appunto con questo beneficio di Anna l'origine del culto di lei.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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