Storia di Roma di Ettore Pais
48Scap. iv. - dal Fi a cacciata dei ue etc.
somiglianza dei plebei Marci, Muci, Iuni, Mintici, si siati creati un console patricio, anziché credere che una illustre gente romana in tempo di piena oligarchia abbia dato alla repubblica un solo magistrato, e che poi sia interamente scomparsa. Tanto più che stando alla stessa tradizione, ai discendenti di codesto Cassio sarebbe stato concesso di rimanere a Roma. Non varrebbe obbiettare che essendo stato Cassio ucciso come traditore non fu concesso ai suoi discendenti di salirò alle più alte cariche dello stato, perchè a M. Manlio Capitolino, ucciso per condanna del popolo, tengono dietro negli anni immediatamente seguenti altri Manli Capitolini nell'ufficio di tribuni investiti della podestà consolare. Si può supporre è vero che la menzione dei figli di Cassio sia un tratto della versione più recente la quale con tale espediente collegasse la genealogia dei Cassi plebei con l'antico patricio; ma d'altra parte va pure osservato che le varie narrazioni intorno alla morte di Spurio Cassio non concordano affatto tra loro. Non solo infatti non v'è accordo fra quella del tribuno della plebe e quella del console, ma variano fra loro le diverse notizie relative alla fine dello stesso console. Mentre una di queste ultime parlava di 1111 giudizio privato, per opera del padre che avrebbe ucciso il figlio, da altri si discorreva di una pubblica condanna. Questi dati come già gli antichi notavano erano in perfetta contraddizione fra loro; (') se Cassio era stato ucciso dal padre dopo un giudizio privato, come mai la casa del padre stesso era stata consacrata alla dea Tellus? Spurio Cassio secondo l'antico diritto non aveva casa di suo, ma abitava nella paterna; il padre di lui non avrebbe quindi decretata la distruzione della propria dimora. Uno dei più antichi annalisti raccontava come
(') Dionisio, Vili, 79, dopo aver riferite le due versioni sulla morte di Cassio, cioè se venne ucciso dal padre 0 se fu precipitato dalla rupe Tarpeia per opera dei questori, osserva come il tempio della Tellus (Fi)) fosse edificato sul luogo dove erano già sorte le case di Cassio e che v'erano le statue dedicate a Cerere su cui erano le inscrizioni: Sr;Xo5vxxg a*/ »v eia*, ypyjuxTiov ànap/^ai sicché aggiunge: si Si y'ó Ttaxvip jivjvjxv^ xs -/.a: '/.sctifropog y.ai xoXasxaòxoù syévsxo outs av y) oixia aòxoù y.axsoy.àcpvj oòxs yj oùsia s Sr; n e ó $•¦/;, dacché ciò, secondo le leggi romane, era proprietà del padre e non del figlio.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (529/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Marci Muci Iuni Mintici Cassio Roma Cassio Manlio Capitolino Manli Capitolini Cassio Cassi Spurio Cassio Cassio Tellus Cassio Dionisio Vili Cassio Tarpeia Tellus Cassio Cerere Tiov Ttaxvip Xasxaòxoù Spurio
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