Storia di Roma di Ettore Pais
genesi della leggenda di spurio cassio.
507
nel 158 a. C. fosse stata fusa la statua che nel tempio della Tellus nelle Carine aveva a se stesso innalzato quello Spurio Cassio, che aveva mirato a diventare re di Roma; (') e ciò stuona aperta-niente con la tradizione che con il peculio di questo console si fosse fatta una statua a Cerere. (*) Evidentemente queste tre tradizioni così discordi fra loro si basavano su fatti d'indole monumentale non bene chiariti, e che venivano diversamente interpretati. Le inscrizioni della statua o delle statue che si vedevano nel tempio di Cererò, secondo la fonte di Dionisio e di Plinio, erano state fatte con il peculio di Spurio Cassio, laddove quelle che si scorgeva nel tempio della dea Tellus nella Carine, secondo l'annalista Pisone, era stata dedicata dallo stesso Cassio. Ma dacché v'era la versione secondo cui codesto tempio della Tellus sarebbe stato eretto nell'area della casa di costui, è manifesto che dalle brevi ed arcaiche inscrizioni di questi monumenti, in cui si diceva soltanto che era un " dono dai beni dei Cassi, „ si ricavarono interpretazioni e conclusioni opposte e contraddittorie intorno alle ragioni che aveano determinato il dono e la dedica. (3)
11 carattere recente di tutte queste versioni relative a Spurio Cassio, risulta in modo evidente da vari fatti. Cicerone afferma di aver visto presso i rostri la tavola di bronzo che conteneva il " foedus
(') Calp. Pis. apd Plin. MI. XXXIV, 30: * M. Aemilio C. Popilio iterimi cos (15S a. C.) a censoribus P. Cornelio Scipione M. Popilio statuas circa forum eorum qui magistratum gesserant sublatas omnis praeter eas quae populi aut senatus sententia statutae essent; eam vero quam apmi aedein Telluris statnis-set sibi Sp. Cassi us, qui regnimi adfectaverat, etiam con fiata in a censoribus „.
O Plin. XII. XXXIV, 15: " Itomae simulacrum ex aere factum primum reperio ex peculio Spuri Cassi quem regnimi adfectantem pater ipsius interemit
(J) Ciò risulta nel modo più manifesto dal passo di Livio. II, 41, 11: u sunt qui patrem auctoreni eius supplicii ferant: euni cognita domi causa verberasse ac necasse peculiumque filii Cereri cousecravisse, siguum inde factum esse et iiiscriptum: ex Cassia familia (taluni Livio aggiungo quindi l'altra versione dei questori a cui presta maggior fede. La parola 14 familia , usata qui nel senso di sostanze come nel testo Valerio Orazio " familia ad aedem Cereris, Liberi, Libe-raeqne vennin irei „, Liv. Ili, 55, 7, ed in quello delle XII tavole, ad. es. tal». V, fr. 3; 8 Bruns. potè più tardi essere interpetrata nel significato di parte di una u gens, „ cos'i come l'usa ad es. Sallustio, Ing. 95, 3.
| |
Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
|
Pagina (530/656)
|
da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Tellus Carine Spurio Cassio Roma Cerere Evidentemente Cererò Dionisio Plinio Spurio Cassio Tellus Carine Pisone Cassio Tellus Cassi Spurio Cassio Calp Plin Aemilio C Popilio Cornelio Scipione M Popilio Telluris Plin Itomae Spuri Cassi Livio Cereri Cassia Livio Valerio Orazio Cereris Liberi Libe-raeqne Liv Bruns Ing Cicerone Cassi Ili Sallustio
|