Storia di Roma di Ettore Pais
48Scap. iv. - dal Fi a cacciata dei ue etc.
Cassianum „ con i Latini. (') Ora è semplicemente assurdo pensare che questo u foedus contenesse i patti fatti con i Latini dopo la battaglia del lago Regillo. Anche ammesso che quella battaglia sia storica, che sia avvenuta verso il 100 a. C., e che i Latini abbiano sin d'allora riconosciuta la supremazia romana, ciò che è ben lungi dall'essere vero, non può pensarsi che nel Comizio presso i rostri (dato che l'invasione gallica avesse rispettato un monumento di questo genere, si affiggesse piìi tardi, e vi si consultasse la legge più vetusta anziché quella che con i Latini venne fissata dopo la loro piena sottomissione del 338 a. C., in cui da alleati piìi o meno indipendenti, al pari degli Ernici, vennero trasformati in genti separatamente obbligate a riconoscere la supremazia romana. ( ) Tanto più ciò è inammissibile, in quanto che la imaginc che la tradizione presenta rispetto ai Latini ed agli Ernici, che nel corso di pochi anni diventano alleati sempre fedeli di Roma, è, come vedremo nei capitoli seguenti, in piena opposizione con tutti i dati autentici. Non mancano è veio notizie le quali accennano a patti conchiusi prima dell'anno 33S, secondo cui ai Latini si dovea accordare la terza parte della preda, (*) ma da ciò non viene che (ale foedus n appartenga al 403 a. C. Anche dal grande storico di Roma che è pure propenso ad ammettere nella sostanza questa data, è stato giustamente messo in rilievo che dal racconto di Livio, dove si dice che il solo Spurio Cassio fece il trattato con i Latini, essendo il collega di lui occupato nella guerra contro i Volsci, si ricava che solo per effetto di una congettura il trattato latino fu fissato al 493. (*) Ma è altrettanto degno di nota che anche il trattato con gli Ernici, senza che si trovi di ciò un pretesto di codesto genere, è stipulato dal solo Spurio Cassio nel consolato del 486. Sarebbeo Cic. pr. istiìbo, 23, 53.
(') Anche I'Iiink, roem. Genchichte, 1*, p. 79; 142, riferirebbe ni 35S anziché al 493 a. C. il tf foedus Cassianum . con i Latini, f) Plin. AII. XXXIV, 20.
('; Liv. II. 33, 9: " nisi foedus cum Latinis columna aenea insculptum monumento esset ab Sp. Cassio uno, quia collega afuerat, ictum, Post ninnili Comiuium beli uni gessisse cum Yolscis memoria cessisset Su ciò v. le giuste osserva-
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (531/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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