Storia di Roma di Ettore Pais

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      critica delle agitazioni tribunicie del v secolo.
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      caso anteriore al IV e forse al III secolo), i patrici vi ebbero la prevalenza, come riconosce la stessa tradizione, che su ciò è in contradizione con se stessa. 11 nessun valore delle notizie relative alle multe inflitte ai consoli, apparo fra l'altro dal fatto che restimazione delle medesime viene riferita a consoli d'indole demagogica, appartenenti a famiglie che non compaiono mai in nessun'altra occasione, ovvero che, secondo altre tradizioni, figuravano nell'elenco dei tribuni della plebe. (l) E data la debole consistenza storica di tutti questi racconti, non sorprende che, a seconda delle differenti versioni, l'estimazione di tali multe venga assegnata a codesti consoli Tarpeio ed Aternio o a quelli successivi del 452, ovvero che la legge Tarpeia, non più consolare ma tribunicia, si dica di età ancora posteriore. (*)
      (') Accenno alla u lex Aterina Tarpeia „ dei consoli del 454 a. C. Cic. d. r. p. II, 35, CO. Dion. Hal. X, 4S; 50, che di questi consoli dice: d-3fsi;tióov:s; ivi fcyjpov. Secondo la fonte di Livio, III, 65, ad a. 448, codesti patrici consolari sono cooptati quali tribuni della plebe. K chiaro che tali personaggi furono rappresentati ora come consoli e patrici, ora conio plebei e tribuni, alla stessa maniera di Mucio, di Spurio Cassio. In modo analogo si procedette, come tosto vedremo, anche per L. Minucio, il psendo nndeciino tribuno cooptato.
      (2) Mentre infatti secondo Cic. d. r. p. II, 35, 60, e Dion. Hal. X, 50, la legge consolare Aterina Tarpeia stabilisce solo la inulta, e secondo Cicerone.
      I. c. e Livio, IV, 30, tale multa di bovi e pecore è estimata in assi nel 430 a. C., secondo la fonte di Gellio, XA. XI, 1, la lex Tarpeia conteneva invece l'estimazione: u coustituti sunt in oves singulas acris detii, in boves aeris centeni „. Stando infine a quella di Festo, s. v. peculatus p. 237 m, la legge sulla multa appartiene ai consoli Menenio e P. Sestio (4*>2 a. C.), eppoi: * postquam aere signato liti coepit P(opnlus) R(omanus), Tarpeia lege cautnni est, ut bos ccntusibus, ovis decusibus, aestimaretur „. Secondo la fonte di Festo la legge Tarpeia era pertanto posteriore agli anni 454 e 452 e come quella Poetelia sul nexum, di cui parleremo, era attribuita a diversi anni.
      Se si tien conto che di patrici e consoli Tarpeì ed Aterni non viene mai più fatto ricordo (fatta appunto eccezione per quelli ipotetici dell'a. 354; per Tarpeio, cfr. anche Ascon. in Pisonian. 77, p. 6'j IT), si riconoscerà essere esistita una tradizione, secondo cui tal legge non sarebbe stata consolare.
      In questa confusione di consoli con tribuni della plebe, di una legge consolare con un plebiscito, sta la chiave dell'assurda notizia dei consolari Tarpeio ed Aternio, che nel 448 vengono cooptati quali tribuni della plebe. La versione liviana collega appunto la rogazione tribunicia di Trebonio, che vieta la * cooptalo „ dei tribuni, con la nomina di Tarpeio ed Aternio. Ma questo racconto,


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




Tarpeio Aternio Tarpeia Accenno Aterina Tarpeia Cic Livio Mucio Spurio Cassio Minucio Cic Dion Aterina Tarpeia Cicerone Livio Gellio Tarpeia Festo Menenio Sestio Tarpeia Festo Tarpeia Poetelia Tarpeì Aterni Tarpeio Ascon Pisonian Tarpeio Aternio Trebonio Tarpeio Aternio Dion Hal Hal Stando