Storia di Roma di Ettore Pais

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      48Scap. iv. - dal Fi a cacciata dei ue etc.
      Simili osservazioni vanno fatto rispetto alla importanza militare che si attribuisce alla plebe. Il potere clic si suppone avessero i tribuni ili impedire le leve, avrebbe tenuto a freno, secondo la tradizione annalistica, i patrizi clic avevano bisogno del braccio di lei. Ma, stando all'ordinamento militare romano fissato dalla costituzione così detta di Servio, ò evidente che il nerbo della guerra risiede nel patriciato, il quale, da solo, costituisce la cavalleria, ed accanto ad esso in quei ricchi plebei, che, come i patrici, potevano procurarsi la costosa armatura da oplite. Parte assai meno importante era assegnata alla maggioranza della plebe armata alla leggiera, che seguiva i militi delle prime e meglio difese centurie. Non possiamo precisare il tempo in cui si formò quell'ordinamento militare, che ò presupposto dal racconto delle pseudo gesta del V secolo; ma, tenendo conto del complesso delle notizie autentiche a noi pervenute, si può supporre che esso fu, in ogni caso, posteriore all'invasione gallica. (l)
      In breve l'imagine clic l'annalistica presenta di tutta l'agitazione popolare e tribunicia è fallace; e ciò, ancor più che da singole e speciali osservazioni, risulta dal fatto che la prima secessione e le consecutive creazioni di tribuni fatte negli anni successivi, sono duplicazioni proleptiche della seconda secessione che fece cadere il governo decemvirale. Abbiamo già notati i grandi punti di contatto che esistono tra le due prime rivoluzioni popolari, e vedemmo comecome tosto vedremo, a parte molte altre contraddizioni, è falso; e la * cooptatio . impedita da Trebonio nel 44S, ricompare nella legge medesima proposta dal tribuno Trebonio del 401 a. C., Liv. V, 10 sq., in cui, in luogo dei patrici e consolari Aternio e Tarpeio cooptati quali tribuni, è fatto ricordo di Acuzio e La-cerio cooptati band dubie patriciorum opibus Ma anche il nome di codesti tribuni Acuzio e Lacerio, strano caso, non ricompare ne prima nò dopo, non solo nei fasti tribunici, ma nel corso della storia della repubblica romana. Quello di Acntius si affaccia per la prima volta nel tempo di Cksark, b. Gali. III, 83, quello di Lacerius non compare mai. Del resto la esplicita dichiarazione di Festo: che la legge Tarpeia fu approvata dopoché il popolo romano " aere signato uti coepit „ ci indica chiaramente che il termine ante quem va cercato non nel 454 a. C. ma un secolo dopo, verso la metà del secolo IV, in cui a Roma cominciò la monetazione in bronzo.
      (') Di ciò ini riserbo di dare lo prove in seguito.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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