Storia di Roma di Ettore Pais

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      genesi della leggenda di vergini a.
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      durante la secessione, la plebe, abbandonata la città, si posa su un colle vicino e fa incursioni sulle terre dei patrici. (') La differenza essenziale sta soltanto in ciò: che mentre a Roma non si dice che la plebe abbia chiesti gli aiuti stranieri, ed anzi patrici e plebei finiscono per unirsi contro gli Equi ed i Volsci, ad Ardea, i primi chiamano i Romani, i secondi i Volsci. 1 particolari della guerra che tiene dietro alla rivoluzione di Ardea, non hanno poi alcun valore storico. Il tratto del duce volsco Clelio, che vien tratto in trionfo a Roma dal console Geganio, collega di T. Quinzio (443 a. C.), è la ripetizione della storia di Clelio, del duce degli Equi, che da T. Quinzio Capitolino è menato in trionfo nel 458 a. C. Abbiamo una delle tante duplicazioni delle gesta dei Quinzi, e perciò anche ora si fa menzione di Tuscolo, ricordato del pari nel 45S. (*) Nella storia della assurda colonizzazione di Ardea, con la quale, secondo altre versioni, non più rispettabili del resto, viene allora fatto un trattato, fra i triumviri romani è ricordato un Menenio Agrippa ed il nome di codesto magistrato, insieme a quello dei suoi colleghi, porge occasione a simili dubbi. La notizia che Menenio Agrippa per timore della plebe preferì rimanere ad Ardea, accanto all'altra che la colonia sarebbe stata costituita con elementi indigeni, indica chiaramente che quegli è lo stesso personaggio il quale ha parte così notevole nella secessione romana del 494. Ed anche nel 440 e 439 a. C., in cui avviene la cospirazione di Spurio Melio, sono consoli un L. Menenio e poi un Agrippa Menenio. Infine un Menenio viene rammentato a proposito delle sedizioni agrarie del 410 a. C.; e per rintracciare, per quanto ò a noi possibile farlo, il prototipo di questo Menenio, non dovremo fermarci al 410 a. C., (:i)
      (l) Mentre infatti, la versione più diffusa (cfr. anche Liv. IV, 9, 8), contrapponendo la plebe Ardente alla romana dice: " pulsa plebs, nihil Romauae plebi similis. armata ex urbe profecta. colle quodam capto, in agros optumatium cnm ferro ignique excursiones facit, . un'altra tradizione meno favorevole alla plebe romana raccontava che anche questa, durante la secessione del 494 avrebbe dato il guasto alle messi dei patrici, Liv. II, 34, 10. (-) Liv. Ili, 28; cfr. IV, 10. t3) Liv. IV, 53.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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