Storia di Roma di Ettore Pais

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      cai'. iv. - dalla cacciata dei Re etc.
      ed alla creazione del decemvirato, la seconda alla caduta di tale magistratura. (') E clic tutti codesti personaggi presentati in diversi modi non siano che vuote immagini rende ancora più evidente l'esame delle divergenti relazioni relative alle leggi decemvirali ed al nome dei decemviri stessi.
      La tradizione, diremo così canonica, dichiara che compiute le tavole, lo quali accoglievano savie disposizioni, i decemviri, accampando il pretesto di doverne fare altre due. ottennero di prorogare il governo loro, (*) ed aggiunge che tali dodici tavole vennero promulgate dopo la caduta dei decemviri per opera dei due consoli liberali Valerio ed Orazio. (3) Ma ciò sta in aperta contradizione con la versione riferita dagli stessi autori, secondo cui il tribuno Oanuleio nel 445, chiede e linisce per ottenere che vengano abrogate quelle inique disposizioni dei decemviri le quali vietavano il connubio fra patrici e plebei. (4) Come inai, i due consoli amanti della plebe, che l'avevano aiutata a rovesciare il tirannico governo decemvirato, le cui leggi erano inspirate al più grande rispetto ai diritti popolari, e che dai plebei sono festeggiati come i loro liberatori e protettori, non pensano essi stessi ad abrogare la iniqua legge sui matrimoni? È evidente che, rispetto all'attività dei decemviri ed alla loro legislazione, siamo di fronte a due opposte versioni malamente fuse; ed una divergenza ancora più notevole si scorge in quella riferita da Diodor o. Secondo gl i annali latini consultati da codesto autore, i decemviri fecero solo dieci leggi, le due seguenti vennero promulgate da Valerio ed Orazio, (*) e
      (') Dion. Hal. X, 44 sqq.; XI, 25 sqq.
      O Cic. d. r. p. II, 36, 61; Liv. Ili, 34; Dion. Hal. X, 57.
      (3) Liv. Ili, 57, 10: * priusquni» urbem egrederentur (cioè i consoli Valerio ed Orazio del 449 a. C.) leges decenivirales, qitihiis tabulis duodeciin est nonten, in aes incisas ili pnblico proposueruut. suut qui iussu tribunornm aediles tu net os eo ìuinisterio scriba ut „.
      (4) Secondo Ciceroni;, Canuleio abrogatast Cfr. Liv. IV, 1 sqq. Dion. IIal. X, CO.
      (s) Diodoko, XII, 26: xòiv yùp y.xXo'jjiivtov ScóSexcc juvav.iov oi jiiv 5ixa


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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