Storia di Roma di Ettore Pais
esame della tradizione sl'l decemvirato.
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negli accorili presi dopo la cacciata ilei decemviri venne stabilito che, d'allora in poi, uno dei due consoli dovesse essere patricio, anzi che la plebe potesse creare, volendo, due plebei. (l) Ora la prima di queste concessioni, secondo la versione più diffusa, venne approvata solo nel 307 a. C. per effetto delle leggi Licinie Sestie, e la seconda dopo quella sedizione del 342 a. C., che, stando ad alcune versioni, sarebbe stata pure composta da un Valerio. (*) Per vero dire noi non siamo fra coloro che alla versione diodorea accordino in questo caso un valore superiore a quella riferita anche da Livio; ma poiché Diodoro attingeva a fonti antiche, dobbiamo rilevare la grande incertezza che di già esisteva fra gli annalisti, circa la redazione delle leggi delle dodici tavole e la natura ed il valore dello leggi Valerie Orazie. Tanto più che la tradizione, secondo cui le ultime due delle XII tavole erano state compilate ^ dai decemviri, era già stata accolta da quegli annalisti e giuristi più antichi ed autorevoli, i quali ai decemviri, a proposito di queste due tavole, attribuivano quell'intercalazione che da altri annalisti era assegnata a Romolo, a Numa, od a Servio, o che secondo diversi autori era stata introdotta dai consoli del 472 a. C. (')
Un altro non meno grave punto di discussione è quello relativo alla formazione del decemvirato. Nel primo anno i decemviri, secondo che ci vien detto, sono esclusivamente scelti fra i patrici; nel secondo invece si fa posto ad alcuni plebei. (') Non sicuvsTsÀàs$r(sav, xoùg S'io àvéypa^av oi Grccc-v., cioè Valerio
ed Orazio.
(') Diod. XII, 25, 2: T7 Or.àTwv tòv ;aèv Iva sv. ttSv -cc-pix.'tov alpstofrai xat tcv Iva zctvx0)5 ùzb -©ù og y.aS-coTxai}»'.,
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(') Fab. Pict. apd Gell. XA. V, 4, 3; Liv. VI, 42; cfr. VII, 42; ad a. 342 a. C.: * uti liceret consules anibos plebeios creari „. Sul che v. oltre al capitolo Vili e IX.
O Cass. Hkm. et Skmpk. Tudit. ; cfr. invece Varr. apd AIacrob. I, 13,2.
(4) I decemviri plebei secondo Dionisio, X, 58, furono Petelio, Duilio, Oppio. L'opinione, sostenuta da critici moderni autorevolissimi, secoudo i quali il secondo decemvirato sarebbe stato istituito da cinque plebei e da cinque patrizi (v. quanto osserviamo oltre sugli Antoni e sui Minuci) riesce forse a trovare una delle teda-
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (582/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Licinie Sestie Valerio Livio Diodoro Valerie Orazie Romolo Numa Servio TsÀàs Grccc-v Valerio Orazio Diod Iva Iva Txai SVjjuo Tipoug TO Toog O-at Fab Gell Liv Vili Cass Skmpk Varr AIacrob Dionisio Petelio Duilio Oppio Antoni Minuci
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