Storia di Roma di Ettore Pais
59-1
caI'. iv. - dalla cacciata dei Re etc.
si sarebbe creati dieci tribuni. Altri dieci tribuni avrebbe pure nominato il secondo esercito, imitando il primo, e così, secondo la più o meno esplicita confessione di codesti autori, confermati anche da Varrone, sarebbero sorti i tribuni militari. (') Ora è evidente che questo racconto della prima creazione dei tribuni militari, che venivano pure messi in rapporto con il numero delle tribù, rispecchia una versione secondo la quale nel 450 e non nel 445 vennero creati i tribuni militari investiti dalla potestà consolare. Questa tradizione ha il suo fondamento nella opinione che fossero originariamente comuni i tribuni militari ed i plebei, (-) ed accanto ad
(') Liv. IH, 51; cfr. Cic. prò Cornelio, I, fr. 24. cfr. s. p. 535, n. 1.
(') Varr. ti. I. 11. V, 81: " tribuni plebei quod ex tribunis militum priimun [tribuni plebei] facti qui plebeni defenderent in secessione Crustunierina „. La secessione Crustunieriiia è quella del 493 a. C. ed anche Livio, II, 21, 7, poco prima di raccontare la prima secessione nota: " ltoniae tribus una et vigiliti factae La tribù Crustumerina era la 21"; ma abbiamo sopra notato come Crii-stumerio sia collegata tanto con la prima, quanto con la seconda secessione.
Con un concetto della comune origine dei * tribuni militum „ e dei " tribuni plebis „ non solo si spiega il passo di Varrone, testò citato, ma si chiariscono anche le parole di C. Gracco, I'lut. C. Gruceh. 3, 3, ove si dice che gli antichi avrebbero fatto guerra ai Falisci òizèp Fev'JxJoo xivò; tr^iy/V) àoifcopiijdivto?;. Generalmente, seguendo il Pighio, cfr. anche Niocolini, fast, trib. pleb. p. 189, si suole assegnare questo tribuno alla guerra falisca del 241 a. C.. sebbene nessun fatto od indizio autorizzi tale congettura. A ine pare invece quasi certo che il tribuno che aveva in mente C. Gracco fosse un * tribuno militum „. Secondo la tradizione accolta da Livio, V, 18, 8, il plebeo Gn. Ge-nucio, nel 396 morì in un' insidia tesagli dai Falisci. Ma, come vedremo ne! capitolo seguente, questo fatto si ripete verso il 362 a. C., in cui si discorre della morte del console plebeo L. Genucio caduto nelle insidie tesegli dagli Kmici Liv. VII, 6. Così poi in un'insidia tesa dai Galli Boi nel 193 a. C., cade il tribuno militare Genucio, Liv. XXXV, 5. Sul valore di questi vari racconti, dei quali quello del 396 pare un'evidente duplicazione, diremo nel cap. sgg. Qui intanto notiamo come dopo tutto quanto si è osservato sia lecito il sospetto che ci fosse un'altra versione secondo cui il plebeo tribuno militare del 396 era un tribuno della plebe. Nel concetto posteriore del tribunato della plebe una tale confusione non era più possibile. Ma, che per i tempi più antichi questo sia avvenuto, e che Varrone potesse ragionare di tribuni della plebe sorti dai militari, cercheremo spiegare nel corso dell'opera. Ad ogni modo e chiaro che i dieci tribuni della plebe eletti nel 449 a. C. (Cic. prò Cornelio, I, fr. 25) dal pontefice Papirio (Ascon. ad. I. 77, p. 69 K), o Furio (Liv. Ili, 54, 5), sono una
| |
Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
|
Pagina (585/656)
|
da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Varrone Liv Cornelio Varr Crustunierina Crustunieriiia Livio Crustumerina Crii-stumerio Varrone Gracco Gruceh Falisci Fev'JxJoo Pighio Niocolini Gracco Livio Falisci Genucio Kmici Liv Galli Boi Genucio Liv Varrone Cic Cornelio Papirio Ascon Furio Liv Cic Ili
|