Storia di Roma di Ettore Pais

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      esame delle leggi valeri e 0raz1e.
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      ambedue queste versioni v'è quella, secondo cui il tribunato militare, investito della potestà consolare, sarebbe sorto dopo la partenza dei Galli. (l)
      In altre contraddizioni ed assurdità ci imbattiamo esaminando il contenuto dello leggi Valerio Orazie. Una di codeste leggi dell'anno 449 a. C. si sarebbe riferita alla provocazione; ina come abbiamo più volte detto, una tale legge fu promulgata da un Valerio solo nel 300 a. C. (') Si afferma che nel 449 venne stabilito di accordare valore legale ai comizi tributi, di fronte a tutti i Quiriti: ma sappiamo che una disposizione di questo genere, ricordata anche nel 471, venne presentata nel 339 e poi nel 2S7. (3) Non siamo quindi meravigliati se, rammentando la terza legge Valeria Orazia, con la quale si stabiliva la inviolabilità dei tribuni della plebe, gli antichi fossero di parere molto discorde. Codesta legge riferitaci da Livio diceva che colui il quale avesse recato danno ai tributi della plebe, agli edili, ai decemviri fosse dichiarato sacro a Giove, che i suoi beni fossero confiscati a favore di Cerere, di Libero e di Libera. L'opinione comune era che con codesta legge si fossero dichiaratisola cosa con i dieci tribuni, che secondo un'altra versione, si elesse ciascun esercito nell'anno stesso Liv. Ili, 51.
      (') Kutiiop. II, I : "anno trecentissimo sexagesinio quinto ab Elrbe condita post captain autein primo (389 a. C. Varr. dignitates mutatae su ut, et prò duobus consulibns facti tribuni militares consulari potestatc „. Che questi dati non riposino su grossolano errore di Eutropio (su questo autore v. anche s. p. 424j vedremo esaminando i Fasti consolari.
      (2) Liv. Ili, 55, 4; cfr. Liv. X, 9 v. s. p. 489.
      (3) Liv. Ili, 55, 3 ad a. 449: * legem centuriatis comitiis tulere ut, quod tribntiin plebes inssisset, popnlum tenerct; qua lege tribuniciis rogationibus tei uni aceri-inutili datum est. „; cfr. Liv. Vili, 12, 15, ad 339: " tnlit: unam ut plebi scita omnes Quirites tenerent „. Quest'ultima notizia è certo autentica rispetto alla legge Ilortensia del 287 a. C. per effetto della quale si ottenne Plin. XII. XVI, 37:
      * ut quod ea (i. e. plebs) inssisset onuies Quirites teneret cfr. Gai. I, 3; Gkll. XA. XV, 27, 4. Che la legge Ortensia non sia nata come Minerva dal capo di Giove, ma sia stata preceduta da altri tentativi e da parziali vittorie della plebe è naturale; e ciò vale per la rogazione Publilia. Non vedo però come i migliori trattatisti del diritto romano da ciò possano risalire alla veridicità delle leggi Valerie del 509 e 449, ossia di un'età rispetto alla quale tutta la tradizione ò fallace.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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