Storia di Roma di Ettore Pais

Pagina (589/656)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      59-1
      caI'. iv. - dalla cacciata dei Re etc.
      si fa punto separata menzione di decemviri e di giudici, ossia non vi si fa ricordo dei consoli, ai quali in ogni caso sarebbe toccato il primo luogo; in una legge promulgata dai consoli costoro non potevano venire ricordati dopo i magistrati plebei. I giudici decemviri quivi rammentati sono appunto i " decemviri stlitibus iudicandis, „ che si occupavano delle medesime cose che la tradizione attribuisce ai " decemviri legibus scribundis „ che ora suppone costituiti di soli patrizi ed ora di patrizi misti a plebei. La tradizione mira a dare origine storica a codesta magistratura ed ai giudizi, non piii fatti dai soli patrizi, e che si tenevano nel Foro, non lungi dalla curia e forse dello stesso Àtrio della Libertà. (1)
      La storia del decemvirato, che abbiamo già veduto falsa dal lato esterno, soprattutto rispetto alle cause che conducono alla caduta di codesta magistratura, non è autentica nemmeno rispetto alla parte essenziale ed interna, e la naturale conseguenza è che tale racconto debba essere rigettato tutto intero, come una tarda invenzione. E questa inesorabile conclusione, per quanto possanel Foro romano, era simbolo della libertà, e come tale si trovava più tardi nelle colonie provinciali di diritto italico. Serv. ad Aen. Ili, 20; IV, 58, così come dopo la rivoluzione francese fu costume piantare l'albero della libertà.
      Il Mojimskn, roem. Staatsrecht, III, p. 809, n. 5, nel parlare di ciò non ho tenuto conto di molti dati monumentali e letterari, i quali mostrano come anche nelle libere repubbliche siceliote Sileno fosse simbolo di libertà. E con ciò sta in rapporto il fatto che il sacerdote di Bacco era il primo magistrato di Catania, Cic. Vcrr. a. $. IV, 50. Clio quel costume fosse comune a varie città d'Italia si ricava tanto da Cakacb Pkhoaiif.no, fr. 22 M. FIIG. Ili, p. 641, come dalla leggenda che il sileno Marsia faceva eponimo dei Marsi Plin. xji, III, 108. Tutti i dati relativi a ciò ho raccolto nel volume di complemento, dove esamino la genesi greca di Cerere a Roma.
      (') Che I' " Atrium Libertatis „ al tempo della repubblica fosse da cercarsi non lungi dal Foro vide il Mommsen, roem. Staatsrecht, IP, p. 348; che nell'età imperiale si trovasse proprio accanto al Comizio ed alla Curia dimostrò in seguito nell"Hermes, XXI (1888), p. G31 sgg. Che oltre all'essere l'archivio dei Censori l'Atrium Libertatis fosse in relazione con la libertà delle persone, si ricava tanto dalla storia degli ostaggi di Taranto e di Tulio, Liv. XXV, 7, quanto dal passo ciceroniano, prò Mil. 22, 59: " sed quaestiones nrgent Milonem, quae sunt habitac nuiic in atrio Libertatis. quibusnam de servis? „


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

Pagina (589/656)




da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




Foro Libertà Foro Aen Mojimskn Sileno Bacco Catania Cic Italia Cakacb Pkhoaiif Marsia Marsi Plin Cerere Roma Che I Atrium Libertatis Foro Mommsen Comizio Curia Censori Atrium Libertatis Taranto Tulio Liv Mil Milonem Libertatis Serv Ili Clio Ili