Storia di Roma di Ettore Pais
59-1 caI'. iv. - dalla cacciata dei re etc.
e si sottrae alla pena con la morte, ne più ne meno come fa l'odiato decemviro, del quale naturalmente non è che la duplicazione; (*) e appunto per ciò durante il consolato del primo, non ostante l'opposizione di lui, si approvano varie leggi popolari. Nel 440 per effetto delle leggi Valerio ed Orazio si ristabilisce il tribunato, e si accorda pieno valore legale ai comizi tributi, e nel 471. approvata la legge Publilia, si porta a cinque il numero dei tribuni, e si fa pur menzione di comizi tributi. (') Nell'anno 424 e nel 410 un Claudio ricorda il decemviro; e C. Claudio, che verso il 450, fa opposizione alla plebe e si oppone alla rogazione Canu-leia, (*) si comporta nò più nò meno del celebre Appio Claudio, il censore del 312. (') Ci è infatti detto che questi, giunto il tempo in cui avrebbe dovuto dimettersi, volle restare in ufficio; attese a compiere molte grandi riforme, fece fra l'altre entrare figli di liberti nel senato; e per sottrarsi a render conto delle sue azioni, avrebbe evitato, così dice la tradizione, di recarsi in senato. (ù) Lo stesso in fondo fa C. Claudio il quale, essendogli morto il collega P. Valerio durante l'assedio del Campidoglio, che era stato occupato da Appio Erdonio, evita di darsi tosto un compagno e distrae l'attenzione del popolo con feste, pompe e divertimenti. (6) Infine è molto probabile che alcuni tratti salienti della leggenda del censore Appio siano stati tolti dalle vicende dei posteriori Claudi, soprattutto dal
(') V. s. p. 437.
C) V. s. /. e.
(3) V. ad es. Liv. IV, 6, 7.
(*) Liv. IV. 36, 5: " profecti Ap. Claudium decemviri tilium praefectum urbis reliuquunt, impiglimi iiiveneiu et iam inde ab incunabulis inbutum odio tribù-norum plebisque IV, 4S, 5: " Ap. Claudius, nepos eius, qui decemvir legibus scribendis fuerat, minimus natu ex patruiu concilio, dicitur dixisse vetus se ac familiare consilium domo adferre: proavum eiiim situili Ap. Claudium ostendisse patribus viam unam dissolveudae tribunicae potestatis per collegarum interces-sioneni ..
(5) I)iod. XX, 36. Liv. IX, 29; cfr. oltre al cap. VIII.
(*) Dionisio, X, 17, 20 fra l'altro dice: ó Sè KXaóiiog [iéyp: jiév r.vog r.apsìXv.s xòv '/ystov, xox* jièv xad-apjioòc -óXstog sir.tsÀwv, gè ziy.; xot;
ycty.o-.Yiy.O'jg ànodiSoòg, xcxi lì àywai xai àvxXap.3àvwv ti nXf^cjs-S sO^sia;; cfr. Liv. Ili, 19.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (591/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Valerio Orazio Publilia Claudio Claudio Canu-leia Appio Claudio Claudio Valerio Campidoglio Appio Erdonio Appio Claudi Liv Dionisio Sè KXaóiiog Soòg Xap Claudius Xstog Soòg Liv Ili
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