Storia di Roma di Ettore Pais

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      caI'. iv. - dalla cacciata dei re etc.
      nell'agitazione che condusse alla creazione di quei decemviri che avrebbero dovuto assegnare le pubbliche terre ai plebei (480). (l) Così ò più che dubbio che fra gli Antoni ci siano mai stati patrici, e che un Antonio plebeo sia arrivato a coprire il consolato prima del 92 a. C. ; solo nel 1G7 ò fatta menzione degli Antoni nei fasti tribnnici. (-) Rimangono i decemviri espressamente plebei. I Peteli appartengono, per vero dire, ad una delle più illustri famiglie plebeo, che nel 300 è ricordata nei fasti consolari; ma i decemviri Duilio ed Oppio figurano come tribuni della plebe dopo la caduta del decemvirato. Intorno al patricio Sestio, uno dei decemviri del primo anno, va pure osservato che nei fasti consolari non compariscono che due personaggi di questo nome, il nostro P. Sestio decemviro, e quel L. Sestio, che per effetto delle leggi Licinie Sestie, primo fra i plebei conseguì nel 3GG il consolato. E poiché le fonti di Diodoro ponevano appunto al tempo della caduta dei decemviri l'approvazione di quelle leggi, che, secondo le più diffuse tradizioni costituivano il contenuto delle leggi Licinie Sostie, è più che naturale il sospetto che per una analoga anticipazione si sia posto fra i decemviri un Sestio e che i due Sesti o Sexti non siano che una sola persona. (8)
      Analoghi sospetti devono essere pure espressi a proposito dei successivi consoli Valerio ed Orazio. Valerio è una duplicazione del Publicola ed una anticipazione di quello del 300 a. C.; ma ancor
      (1) Dion. HAL. Vili. 72.
      (4) Che l'Antonius trib. inil. cons. pot. nel 442. Liv. IV, 42, ed il nostro decemviro siano plebei, come tutti gli altri Antoni, aveva già notato il Nikbuhr, roem. Gcschichte, II, 365; 480; cfr. Mommsen, roem. Farseli mi//e n, 1, p. 95. Sul-l'Antonius magister equituin del 334 a. C. v. il mio elenco dei dittatori.
      (3) Non credo di dover dar peso alla circostanza che il decemviro del 451 console nel 452 a. C. ò detto festina e che il primo console plebeo del 366 e chiamato Sextius, tanto più che nei codici di Livio, III, 33, anche rispetto al decemviro si legge: " Sextium „ e non * Sestium, „ come hanno gli editori. Faccio però rilevare che lo stesso decemviro ricompare nel patricio Sestio a cui avrebbe intentato un processo il decemviro lulio, collega di Sestio, Cic. ri. r.p. II. 30, 61; Liv. III, 33. Occorre poi appena ricordare che abbiamo bensì dei Sesti plebei, ma nessun patricio autentico di tal gente. Intorno agli Iuli ed ai Ve-turi etc., come per tutto ciò che si riferisce ai Fasti, v. il voi. di complemento.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




Antoni Antonio Antoni Rimangono Peteli Duilio Oppio Sestio Sestio Sestio Licinie Sestie Diodoro Licinie Sostie Sestio Sesti Sexti Valerio Orazio Publicola Dion Antonius Antoni Nikbuhr Antonius Sextius Livio Sextium Sestium Sestio Sestio Cic Liv Sesti Iuli Ve-turi Fasti Valerio Vili Liv Gcschichte Mommsen