Storia di Roma di Ettore Pais
le xii tavole e l'opera di gneo flavio.
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nel 304 a. C., grazie al favore di Appio Claudio coprì appunto tale ufficio. (')
Della notizia relativa alla pubblicazione delle XII tavole sui rostri non ò il caso di fare una speciale confutazione. La tradizione afferma che, dopo la partenza dei Calli dalla Città, si fece ricerca delle XII tavole, che erano esposte nel Foro, e che in quella occasione, dai pontefici vennero nuovamente celate quelle leggi civili e religiose, che non si credeva utile lasciar oltre a conoscenza di tutto quanto il popolo. (*) Ma non occorre acume straordinario per vedere che, se realmente nel Foro erano state esposte dodici tavole di bronzo, vale a dire un materiale per quel tempo prezioso, qualora non fossero perite nell'incendio gallico, furono portate via dagli invasori. (3) Questo racconto mira a giustificare la tarda pubblicazione delle leggi delle XII tavole, e di quelle attribuite ai sette re, che si volevano rendere piii antiche e più venerabili e che si diceva fossero state rese di pubblica ragione e esposte nel Foro molto prima delle invasioni galliche. E falso che le leggi di Numa venissero pubblicate da Anco Marcio, e che il diritto regio 1' " ius Papiriannm „ fosse pubblicato nel primo anno della repubblica, (4) ed è altrettanto indegno di fede che la legislazione delle XII tavole, ossia il diritto civile pubblicato da Gn. Flavio, fosse già messo
(') Sotto questo punto di vista è più logica la tradizione, allorché discorrendo delle leggi Valerie Orazie del 449 a. C., dice: " institutum etiam ah isdem consulibus, ut senatus consulta in aedem Cereris ad aediles plebis deferrentur, quae antea arbitrio consulum supprimebantur vitiabanturque Liv. Ili, 55, 13.
(2) Liv. VI, 1, 9: * in primis foedera ac leges — erant autem ene duo-decim tabulae et quaedam regiae leges — conquiri, quae couiparerent iusserunt. alia ex eis edita in volgus; quae autem ad sacra pertinebant, a pontificibus maxime, ut religione obstrictos haberent multitudinis animos, suppressa P. l)a questo passo di Livio non si ricava, è vero, che le leggi delle XII tavole fossero tra quelle che vennero nascoste, ma questo luogo va confrontato con quanto Cicerone, ad Att. VI, 1; cfr. prò Marena, 11, 25, dice sull'occultamento della tavola di Flavio, v. s. p. 5S1, n. 1.
(®) Ciò e stato rilevato le mille volte, ma senza trarne mai le legittime conseguenze.
o Liv. I, 32,2, Diox. IIal. III, 30; cfr. V, 1. Sulle falsificazioni dei Papiri v. s. p. 36; 397.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (606/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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